In termini di golosità, succulenza e morbidezza nulla batte il polpo. Scopriamo allora i segreti per ottenerlo tenero da sciogliersi in bocca e come utilizzarlo in modo intelligente per sistemare una cena intera.
I molluschi sono il compromesso perfetto per chi ama il pesce non ha voglia di fare i conti con lische e squame. Proprio per questo totani e calamari trovano spesso un posto nelle nostre tavole, anche grazie alla loro morbidezza e al loro sapore. Però, tra i tanti molluschi che possiamo cucinare, nessuno riscuote tanto successo quanto il polpo. Tuttavia il polpo fa sorgere qualche dubbio sulla preparazione per timore che venga duro e stoppaccioso. In realtà con i trucchi che sveleremo sarà semplicissimo ottenere un polpo morbido come il burro. Inoltre, ora che si avvicina la sera della Vigilia, vedremo che basta un polpo per sistemare sia primo che secondo riducendo al massimo i costi.
Primo piatto semplice e gustoso
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Il polpo ha bisogno di una rapida pulizia che prevede la rimozione del becco, ovvero la bocca posta sotto la testa, gli occhi e il cervello. Se non ci sentiamo sicuri in questa operazione possiamo richiederla alla nostra pescheria di fiducia. Fatto questo il primo consiglio per un polpo perfettamente morbido dovremo congelarlo almeno una notte. Gelando, le fibre del polpo si spezzeranno conferendo una morbidezza alla carne decisamente maggiore.
Quando decideremo di utilizzarlo lasciamo che questo si scongeli in acqua. A questo punto prepariamo dell’acqua bollente nella quale prima intozzeremo i tentacoli del polpo 4 o 5 volte per arricciarli per poi immergere il tutto. Ora il polpo dovrà cuocere 30 minuti per ogni 500 g di peso. Questo vuol dire che un polpo da un chilo dovrà cuocere almeno un’ora e poi essere lasciato nella sua stessa acqua a intiepidire.
Basta un polpo per risolvere un’intera cena
Per capire se il polpo è cotto sarà sufficiente infilzare il polpo con una forchetta nella parte più spessa. Se la forchetta penetra senza difficoltà nella carne il polpo sarà cotto.
Ora che il polpo è cotto possiamo usarlo per un semplicissimo primo. Raccogliamo l’acqua di cottura del polpo e mettiamola in una padella. A questa aggiungeremo un cucchiaio di concentrato di pomodoro, peperoncino e gambi di prezzemolo. Mettiamo il tutto sul fuoco e facciamo cuocere la pasta direttamente in questo sugo come fosse un risotto. Non a caso questa tecnica si chiama risottatura e ci donerà una pasta molto più cremosa e saporita. Quando la pasta sarà quasi cotta aggiungiamo la testa e il corpo del polpo tagliati a cubetti, salvando dunque i tentacoli, e terminiamo la cottura. Mantecheremo alla fine con dell’olio di oliva e del prezzemolo tritato.
Un secondo scenografico
Ora che abbiamo utilizzato testa e corpo del polpo utilizzeremo i tentacoli per un secondo raffinato e scenografico. Tutto quello che dovremo fare sarà semplicemente disporre i tentacoli precedentemente lessati su di una padella antiaderente ben calda.
Quando sui tentacoli si sarà formata la crosticina, grazie alla reazione di Maillard, possiamo trasferire nel piatto e servire con delle patate lesse, magari insaporite con della senape in grani.