Gli errori che commettiamo quando stendiamo il bucato ci rendono questo lavoro più complicato di quanto dovrebbe essere.
Stendere i panni richiede abilità ma anche spazio e pazienza. Spesso la mancanza di tutti e tre questi requisiti ci porta ad avere capi difficili da stirare.
Posizionare le mollette, appendere gli abiti utilizzando la piega giusta, ritrovarli puzzolenti dopo averli stesi in balcone, è scoraggiante.
È necessario un cambio di rotta e come spesso accade la tecnologia ci viene in soccorso.
I nuovi modelli
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Lo stendibiancheria è un accessorio domestico indispensabile. Stendere all’aperto, a meno che non si abbia un giardino, è diventato sempre più difficile a causa di smog e spazi ristretti.
Stendere in casa è considerato sinonimo di disordine ma i produttori di stendibiancheria hanno creato dei modelli originali per cambiare la tendenza.
Dire basta a stendini, mollette e balconi per asciugare il bucato significa semplificare il lavoro. In inverno, il bucato asciugato grazie al riscaldamento della casa permette di non stirarne una gran parte. L’aria che circola negli appartamenti aperti durante la bella stagione protegge i capi da cattivi odori e smog.
Anche negli spazi più ristretti queste soluzioni sono pratiche ed efficaci.
In questi casi, lo stendibiancheria a scomparsa semplice è quello più funzionale. In acciaio anodizzato riesce a reggere un carico superiore ai 10 kg anche con una dimensione inferiore ai 60 cm.
Fissato in un angolo del bagno si utilizza all’occorrenza. Diventa un porta asciugamani quando è chiuso e permette di asciugare il bucato sfruttando il calore del termosifone una volta aperto.
Basta stendini, mollette e balconi, stendiamo lenzuola, felpe e mutande senza lasciare segni utilizzando questi metodi innovativi
Lo stendibiancheria a puleggia in acciaio inox è un vero oggetto d’arredamento. Elegante e robusto è utile soprattutto per lenzuola e trapunte.
Il meccanismo delle carrucole utilizza i fili che collegano una parete all’altra quando dobbiamo stendere e permette di farli scomparire quando non servono.
I costi variano a seconda della qualità del prodotto ma di norma non superano i 50 euro.
Esistono anche stendibiancheria tecnologicamente avanzati ma sono nettamente più costosi.
Lo stendibiancheria da soffitto elettrico funziona tramite un telecomando che fa scendere i doppi tubi estendibili quando lo dobbiamo utilizzare. Una volta chiuso ha l’aspetto di un lampadario moderno.
E in un certo modo lo è. Dotato di luci a led e di ventole a basso consumo, fa ricircolare l’aria per asciugare biancheria intima, felpe e camicie molto facilmente. Il costo, però, è alto, infatti può superare i 400 euro.
Una via di mezzo in quanto a prezzo è lo stendibiancheria a parete che può superare anche il metro di lunghezza.
Il sistema di frizione permette di avere carichi superiori ai 20 kg.
L’acciaio è consigliato più dell’alluminio perché resistente all’umidità.
La griglia inferiore rimane fissa e quella superiore si apre per poter stendere i capi più ingombranti. Una volta chiusa, lo spazio resta completamente libero. In commercio possiamo trovare anche il modello per termoarredo.