Tra gli utensili più importanti della cucina vi è sicuramente il tagliere. Questa superficie d’appoggio, infatti, è fondamentale per riuscire a tagliare gli alimenti, senza dover necessariamente sporcare altre superfici. In commercio esistono davvero tantissimi tipi di taglieri, che si differenziano per dimensioni, spessore e, soprattutto, materiale. Infatti, possiamo avere taglieri in legno che, a loro volta, possono essere in:
- rovere, che è il più duro e compatto in assoluto;
- ulivo, che risulta molto semplice da maneggiare e bello esteticamente;
- teak, ricavato da alberi tropicali, che è molto duro ed impermeabile;
- pioppo, o compensati di abete, che sono più economici e meno resistenti.
Oppure possiamo trovare taglieri in plastica, o polietilene. Questi ultimi, oltre ad essere economici e resistenti, sono anche molto semplici da utilizzare e da pulire. Per quanto riguarda gli altri materiali, invece, possiamo trovare taglieri in:
- bambù, in genere poco trattato, facile da pulire e resistente al calore ed ai tagli;
- marmo, considerato tra i più igienici in commercio (insieme all’acciaio) poiché, non essendo poroso, non trattiene germi e batteri;
- acciaio inox, utilizzato però principalmente dai professionisti, perché la superficie liscia potrebbe risultare scivolosa.
Dopo queste premesse, ora sveleremo alcuni consigli su come pulire al meglio i taglieri, soprattutto quelli in legno e in plastica, che sono i più diffusi.
Basta sprecare bicarbonato, ecco come pulire e disinfettare i taglieri eliminando velocemente batteri e residui di cibo
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Per la pulizia quotidiana dei taglieri, di legno o di plastica, non bisogna fare altro che lavarli con acqua e detersivo per i piatti. Questo è più che sufficiente per spazzare via residui di cibo, grasso ed eventuali batteri. Tuttavia, le cose si complicano quando su queste superfici sono presenti tagli e solchi profondi, perché è proprio qui che si annidano germi e batteri. In queste situazioni, possiamo decidere di cambiare il tagliere e prenderne uno nuovo, oppure di levigarlo con la carta vetrata. Questa soluzione consente, infatti, di ridurre la profondità dei solchi, facilitando così la pulizia.
Per pulire e prevenire la proliferazione di germi e batteri, invece, possiamo seguire diverse strade. Un prodotto, però, che non vale la pena utilizzare è il bicarbonato di sodio. Quest’ultimo, infatti, non ha proprietà igienizzanti né disinfettanti e né, tantomeno, battericide.
Al suo posto, quindi, bisognerebbe utilizzare il percarbonato di sodio, che risulta molto efficace anche per igienizzare la lavatrice e sbiancare i capi ingialliti. Oppure l’acqua ossigenata che, in determinate situazioni, consente anche di eliminare la muffa dalle superfici.
Oltre a questi prodotti, però, possiamo sfruttarne un altro veramente eccezionale, ossia l’acido citrico. Quest’ultimo, infatti, è un potente battericida, poiché crea un ambiente talmente acido da eliminare all’istante i vari microrganismi. Quindi, basta sprecare bicarbonato, ecco quali sono le soluzioni migliori per pulire e disinfettare i taglieri.
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