Con l’arrivo dell’estate è inevitabile che, prima o poi, bisogna far fronte al ritorno di alcuni insetti. Questi ultimi, spinti dalla ricerca di cibo, acqua e riparo, iniziano a ronzare intorno alle nostre abitazioni creando, a volte, non pochi disagi.
Tra le specie più temute troviamo ad esempio le vespe, una famiglia di insetti sociali appartenente all’ordine degli Imenotteri. Pur essendo insetti benefici, essi potrebbero rappresentare un problema per gli esseri umani, specie quando si sentono minacciati. Infatti, in queste situazioni, una loro puntura potrebbe provocare, oltre al dolore, anche diversi effetti collaterali.
Senza soffermarci su questi aspetti, nelle prossime righe faremo una sorta di rassegna delle specie di vespe più comuni nel nostro Paese. In questo modo, avremo la possibilità di riconoscerle e di avere qualche strumento in più per contrastarle in caso di invasione.
Alcuni tipi di vespe diffuse in Italia
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Oltre alla vespa comune, una delle più diffuse nel nostro territorio è la vespa germanica. Anche questa ha una colorazione nera con striature gialle e si nutre principalmente di altri insetti, ragni e parassiti delle piante. Costruisce i suoi nidi sottoterra, sugli alberi, nelle crepe dei muri o nell’immondizia, dove ha imparato a procacciarsi il cibo, soprattutto dolci e carne.
Benché il veleno non sia letale, la vespa germanica è molto pericolosa perché punge ripetutamente.
Un’altra specie molto diffusa è la vespa cartonaia, così chiamata per via del suo modo di costruire i nidi. Questi ultimi, infatti, sono costituti da un mix di fibre di legno e secrezioni salivari delle femmine e possono raggiungere anche 20 cm di larghezza. Solitamente la vespa cartonaia nidifica sugli alberi o sotto le grondaie, e diventa aggressiva proprio quando percepisce una minaccia nei pressi del nido.
Infine, sono molto diffuse anche la vespa vasaio e la vespa muratrice, che appartengono alla stessa famiglia. Entrambe, infatti, creano dei nidi fangosi, realizzati tramite le secrezioni della bocca, nei quali inseriscono l’uovo e alcuni ragni paralizzati col veleno. In questo modo la larva ha il tempo di mangiarli e, una volta matura, di lasciare il nido.
Basta sprecare aglio e caffè, ecco come liberarsi velocemente delle vespe e non farle più avvicinare ai nostri balconi e giardini
Dal momento che le vespe, come abbiamo visto, possono nidificare anche nei pressi delle nostre abitazioni, bisogna prendere delle precauzioni. Oltre ad installare delle zanzariere, che impediscono alle vespe di entrare in casa, bisognerebbe munirsi anche di alcune trappole da predisporre nei luoghi di interesse. In questo senso, quindi, si potrebbe fare a meno di utilizzare pesticidi dannosi per l’ambiente e per la salute.
Una trappola molto ingegnosa potrebbe essere costituita da una semplice bottiglia di plastica. Una volta tagliata a ¾ della sua altezza, basterà capovolgere il collo verso l’interno e fissare le estremità. A questo punto, si versano nella bottiglia delle sostanze zuccherine o delle esche alimentari. Ad esempio, molto utilizzata è la birra oppure una soluzione di acqua, zucchero e aceto. O in alternativa, si possono inserire anche delle bucce di frutta, come le pesche, o dell’uva schiacciata.
Quindi, basta sprecare aglio e caffè perché con questa trappola abbiamo più chance di eliminare le vespe ed altri insetti, tra cui i calabroni.
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