La tecnologia avanza e con essa cambiano i problemi che toccano le persone. Una volta i danni al corpo erano portati dall’eccessivo impiego di strumenti pesanti per lavorare la terra. In pochi avrebbero detto che dopo un secolo, l’umanità si sarebbe guardata dai rischi della vita in salotto.
Come se non bastasse le pessime abitudini che causano danni possono svilupparsi in pochissimo tempo. Ancora meno se si tratta di bambini. Di certo pochi tra coloro che non sono del settore potrebbero immaginare un divieto così netto proveniente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che riguardano il tempo trascorso davanti agli schermi per i bambini. Di certo molti genitori critici nei confronti dell’utilizzo della tecnologia vedranno le loro tesi confermate. Ma vediamo quali sono le raccomandazioni.
Un problema della modernità che potrebbe avere conseguenze dannose
Indice dei contenuti
In tema di tecnologia molti forse erano già consapevoli degli enormi rischi provenienti dal movimento frequente che facciamo ogni giorno e che danneggia la nostra colonna vertebrale. In quel caso però sono persone adulte che compiono il gesto. Risulteranno per alcuni clamorosi i suggerimenti dell’OMS sulla quantità di tempo ed a riportarli è il portale del Governo italiano. Le linee guida dettate dall’organismo internazionale sono dirette ai bambini inferiori ai 5 anni di età.
Per i bambini che vanno fino ai due anni di età, vigerebbe un divieto assoluto di restare fermi fissi davanti ad uno schermo. Basta schermi TV, monitor e computer secondo OMS ed i loro consulenti medici. Una netta presa di misura, dunque, nei confronti degli schermi di qualsiasi tipo. Gradualmente aumenta invece la possibilità per i bambini più grandi: non più di un’ora per quanti hanno dai due ai quattro anni se la visione è passiva. Immaginiamo dunque la classica ipotesi di schermi luminosi lasciati accesi di fronte al seggiolone in casa.
Basta schermi TV, monitor e computer secondo OMS ed esperti per questa categoria di persone
Ma le indicazioni non si fermano a questo, perché le linee guida hanno dato indicazioni di rilievo anche sul sonno e l’attività fisica dei neonati. Fino ad un anno d’età la quantità di tempo giornaliero dedicata al sonno dovrebbe variare tra le 14 e le 17 ore. L’attività fisica deve essere svolta invece diverse volte al giorno. Almeno trenta minuti dovrebbero infine svolgersi in una posizione sdraiata.
Diminuisce gradualmente il sonno necessario per le fasce d’età più grandi. Dalle 10 alle 13 ore di sonno giornaliere per i bimbi dai due ai quattro anni, completate però da almeno tre ore di attività fisica, di cui una intensa.
Approfondimento