Controllare il bilancio del condominio permette di verificare se l’amministratore stia ben amministrando oppure no. Per sentirsi tranquilli, basta controllare poche cose nel bilancio condominiale per evitare amare sorprese
Il bilancio è diventato più complesso con la riforma del condominio del 2012. Non si voleva complicare la vita ai condomini, ma, anzi, permettere loro di avere un quadro più chiaro e completo. L’amministratore deve obbligatoriamente tenere questi tre documenti.
Il registro di contabilità è il documento in cui vanno registrate tutte le entrate e le uscite del condominio entro giorni 30 dall’operazione.
Il rendiconto finanziario, invece, mostra la situazione patrimoniale del condominio, compresi crediti e debiti. I crediti possono consistere anche nelle quote delle rate ordinarie che qualche condomino non abbia pagato tempestivamente. I debiti, invece, possono essere lavori già deliberati, ma non ancora pagati del tutto.
Infine, l’amministratore deve compilare la nota esplicativa della gestione. Si tratta di una relazione che deve spiegare i rapporti economici in corso ed anche quelli pendenti in modo che i documenti contabili siano più chiari.
Basta controllare poche cose nel bilancio condominiale per evitare amare sorprese
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Il diritto di controllo spetta a tutti i condomini. Dal momento che l’assemblea deve approvare il bilancio e il rendiconto, tutti i proprietari, o inquilini, possono chiedere di vedere ogni giustificativo di spesa prima dell’assemblea stessa.
Cosa controllare
Prima di tutto, bisogna controllare che ogni spesa sia stata registrata nel termine di 30 giorni dato dalla legge. Bisogna verificare che il rendiconto mostri un attivo o un passivo che effettivamente corrisponda alle entrate e alle uscite. Le spese straordinarie devono essere esattamente quelle approvate in assemblea, per quella voce e quell’importo. Importante controllare anche il bilancio dell’anno in corso con quello dell’anno prima. Se nell’anno precedente c’è stato un saldo attivo, infatti, quel denaro deve essere riportato subito all’inizio del bilancio dell’anno in corso.
Cosa fare se i conti non tornano
Il bilancio può essere impugnato entro 30 giorni dalla sua approvazione come ogni delibera condominiale. Nei casi più gravi i condomini possono chiedere al giudice di nominare un revisore dei conti se si pensa che addirittura possano esserci imbrogli o frodi.