Basta concimazioni e azzardate innaffiature all’orchidea ma osserviamo foglie e radici per curarla, farla riprendere e rifiorire

orchidea

Non tutti conoscono gli imbattibili segreti per capire se la nostra orchidea cresce bene oppure sta soffrendo e chiede aiuto. I segnali che inviano le piante sono minimi a volte e altre volte evidenti. È importante riconoscerli per prendersi cura di loro nel modo giusto. Così basta concimazioni e azzardate innaffiature all’orchidea ma osserviamo foglie e radici per curarla, farla riprendere e rifiorire.

Attenzione a foglie e radici

In un’orchidea ci sono le nuove e le vecchie foglie. Le nuove si riconoscono perché sono quelle più interne e crescono più grandi rispetto alle vecchie. Se invece capitasse il contrario, significherebbe che la pianta sta soffrendo. In pratica non ce la fa a produrre foglie dalla dimensione normale e allora limita la loro crescita.

Le foglie sofferenti si riconoscono inoltre dal fatto che, se si cerca di piegarle all’indietro, cedono subito senza opporre la minima resistenza. Questo è il segnale che si trovano in uno stato di disidratazione. Può darsi che manchi acqua da parecchio tempo, ma conviene controllare anche lo stato delle radici. Se le radici sono sfaldate, non verdi ma nerastre, significa che sono probabilmente morte.

È praticamente inutile innaffiare ulteriormente la pianta, perché in questo caso non si farebbe che aggravare maggiormente la situazione delle pochissime radici superstiti. Queste, non riuscendo più ad assorbire tutta l’acqua, lascerebbero il terreno sempre umido, con il rischio di marcire anche loro. In questo caso si deve intervenire per salvare l’orchidea soprattutto senza fiori e con foglie secche.

Le radici aeree fuori vaso

Se le radici aeree che escono fuori dal vaso, terminano con un puntino verde, come un piccolo germoglio, allora sono in buona salute. Può essere il caso delle Phalaenopsis che ne hanno molte. Se il piccolo germoglio non c’è, significa che hanno bisogno di essere riattivate, forse a causa di un clima secco. Per fare questo prendiamo un ciotolino di plastica e lasciamo bagnare nel contenitore la radice esterna se abbastanza lunga. Altrimenti lasciamo semplicemente la ciotola accanto all’orchidea in modo che l’ambiente attorno alla pianta diventi più umido. In fondo è questo il compito delle radici aeree, di assorbire umidità e nutrienti dall’aria.

Basta concimazioni e azzardate innaffiature all’orchidea ma osserviamo foglie e radici per curarla, farla riprendere e rifiorire

Naturalmente la pianta va anche annaffiata, ma per le orchidee sarebbe meglio parlare di bagno in una vaschetta. L’innaffiatura non sempre conviene. Quando l’acqua cade sulle foglie si raccoglie in basso nell’attaccatura. In genere ai tropici evapora con facilità a causa delle temperature alte. Da noi, invece, ristagna e potrebbe penetrare all’interno. Se ciò accadesse, l’orchidea potrebbe anche morire. Per questo motivo è meglio dare acqua alla pianta attraverso un bagno. Avremo, però, premura di pulire sempre le foglie dalla polvere con una spugnetta inumidita.

I fiori appassiscono e cadono

Se i fiori cadono, potrebbe trattarsi di un periodo vegetativo. In caso contrario, spifferi, mancanza d’acqua e concime, oppure aria troppo secca potrebbero creare sofferenza e perdita dei fiori. In questo caso ripristiniamo i parametri giusti e a suo tempo l’orchidea rifiorirà.

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