Il carciofo è senza ombra di dubbio l’ortaggio tipico di questi ultimi giorni d’autunno.
La sua famiglia d’origine è quella delle Asteraceae, che prolifera fin dai tempi degli Egizi.
Con tutti questi anni di vita alle spalle, il carciofo non solo è molto amato per il suo particolare sapore dolce ma è anche l’ortaggio più sprecato in cucina.
Pensiamo alle sue foglie, a tutte quelle esterne che leviamo per arrivare alle più morbide, o anche ai suoi gambi, generalmente tagliati via e buttati.
Questi, però, potrebbero avere una seconda vita e vestire i panni di una ricetta anti-spreco facilissima, utilissima e in più benefica per il nostro organismo.
Quale? La scopriremo in questo articolo. Grembiuli alla mano e iniziamo.
Scrigni di benefici
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Partiamo innanzitutto da qui e cioè dal perché la ricetta di oggi sarebbe benefica per il nostro organismo.
Il motivo è semplice: anche se parliamo dei suoi scarti, è sempre a base di carciofi e questi avrebbero tantissimi benefici.
Secondo uno studio condotto da Humanitas, il carciofo:
- sarebbe promotore del buon funzionamento dell’intestino, essendo anche ricco di fibre;
- è fonte di vitamina B che aiuterebbe il metabolismo a regolarizzare le sue funzioni;
- è fonte anche di vitamina K, importante per la salute di cervello e ossa.
Inoltre, grazie al potassio in esso contenuto, potremmo proteggere la nostra salute cardiovascolare.
In più, il carciofo avrebbe anche proprietà antiossidanti e le fibre, insieme a cinerina e sesquiterpeni lattonici, potrebbero contribuire a ridurre il colesterolo.
Quindi, non ci resta che vedere come utilizzare in cucina anche quelle foglie e quei gambi destinati abitualmente a finire nel cestino.
Basta buttare via gli scarti dei carciofi, utilizziamoli in questa semplice ricetta amica dell’intestino e del metabolismo
Gli unici ingredienti di questa ricetta sono gli scarti del carciofo, abbondante acqua e sale.
Infatti, andremo a realizzare un brodo caldo molto versatile.
Iniziamo lavando ogni foglia scartata e privandola della spina e poi peliamo superficialmente i gambi, sciacquiamoli e tagliamoli in pezzi grossolani.
Procediamo, ora, con la cottura.
Versiamo gli scarti all’interno di una pentola insieme ad abbondante acqua e saliamo.
Portiamo a ebollizione e facciamo cuocere per circa 30 minuti.
Trascorso questo periodo di tempo, abbiamo due alternative:
- recuperiamo solo l’acqua di cottura, filtrandola;
- frulliamo, nella stessa pentola e senza togliere l’acqua, le foglie e i gambi ottenendo sempre un brodo ma leggermente più denso.
Quindi, basta buttare via gli scarti dei carciofi, utilizziamoli in questa semplice ricetta amica dell’intestino e del metabolismo.
Come impiegare il brodo di carciofo
Semplicemente come se fosse un vero e proprio brodo vegetale e cioè:
- insaporire e far cuocere un risotto oppure altri cereali;
- far cuocere verdure in tegame e dargli un gusto in più;
- sfumare bocconcini di pollo speziati;
- come base per una minestra a cui aggiungere altre verdure come carota, sedano, zucchina.
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Ancora, i ciuffi di questa verdura autunnale sono perfetti per realizzare un pesto versatile.