I disturbi del sonno sono una problematica globale e rappresentano una seria minaccia alla nostra salute. In pochi sanno che un sonno di scarsa qualità può riflettersi molto negativamente su tutto l’organismo. Non dormire a sufficienza può determinare un abbassamento delle difese immunitarie, la propensione all’obesità e al diabete. Un sonno ristoratore agisce sulla memoria, controlla e regola le nostre emozioni. Dormire una giusta quantità di ore è a tutti gli effetti un reset completo che ci aiuta a migliorare le nostre prestazioni, ad avere comportamenti più sani ed equilibrati.
In poche parole, dormire bene serve al corpo per rigenerarsi. In tanti, però, sottovalutano l’importanza della «buonanotte» e considerano normale la presenza di sintomi quali sonnolenza o spossatezza. Tanti altri, invece, hanno detto basta ai rimedi contro l’insonnia grazie a questa tecnologia geniale fino ad ora sconosciuta.
Le caratteristiche del buon sonno
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Esistono tre fondamentali caratteristiche per un sonno ristoratore: un’abbondante durata, una buona continuità e un’eccellente profondità. La durata del nostro sonno dovrebbe essere sufficiente a garantire la sensazione di risposo al risveglio. La mattina dovremmo sentirci carichi ed energici, completamente vigili.
Fino a qualche anno fa si pensava che dormire 8 ore fosse garanzia di un recupero ottimale, oggi sappiamo che le ore di sonno utili cambiano da soggetto a soggetto, siamo tutti diversi. Una cosa però è certa, meno il sonno è interrotto meglio è. Dormire con continuità significa avere un sonno ininterrotto; una notte il meno possibile frammentata da piccoli e inutili risvegli. Infine le nostre ore di sonno dovrebbero essere, almeno in parte, profonde e immersive, così da risultare ricostituenti.
La sfera dei disturbi del sonno, però, è un ambito molto ampio. Scoprire le cause di un sonno disturbato potrebbe essere complesso e richiedere l’intervento di uno specialista. Il parere di un medico è sempre la prima opzione da ricercare.
Basta ai rimedi contro l’insonnia grazie a questa tecnologia geniale fino ad ora sconosciuta
Per trovare dei rimedi contro l’insonnia, in tanti si affidano a una delle ultime tendenze della tecnologia: Dreem. Rythm, una start-up francese, ha lanciato sul mercato una fascia da indossare sulla testa mentre dormiamo. La fascia analizza la nostra attività cerebrale attraverso un microcomputer. Un sistema di elettrodi è in grado di rilevare il nostro battito cardiaco e la nostra respirazione. Dreem, una volta fatti i suoi calcoli e le sue valutazioni, trasmette al cervello dei suoni per migliorare il nostro sonno. Questi impulsi prolungano il sonno profondo non emettendo nessuna onda WIFI o bluetooth. Sembra proprio che grazie alla tecnologia, oggi, si possa dormire meglio.