Bar e ristoranti, regole INAIL per la riapertura in Fase-2

Inail

Dal 4 maggio in poi si sta assistendo a una progressiva “schiusura” del tessuto imprenditoriale italiano. Non per tutte le imprese è infatti terminato il periodo di lockdown, poiché sin dagli inizi il piano del legislatore è stato improntato al ritorno graduale e progressivo alla “normalità”. Sulla scorta di tali presupposti, per lunedì 18 maggio è previsto il ritorno in campo di bar e ristoranti: regole INAIL  per la riapertura in Fase-2 sono state da poco rese note.

I problemi di partenza

Si tratta di speciali attività che somministrano al pubblico alimenti e bevande: non potevano non essere attentamente disciplinate dall’INAIL. Qui gli scogli maggiori nascono dal fatto che le distanze tra gli stessi clienti ed il personale sono spesso molto ridotte. Si tratta infatti di andare a rimodulare la capacità di accoglienza di questi locali, molti dei quali ad esempio sorgono nei centri storici e per questo non (o zero poco) dotati di ampie superfici. Sulla scorta delle raccomandazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità, l’INAIL ha stilato le misure minime da far loro rispettare in Fase 2. In caso di violazione delle stesse sono previste pesanti sanzioni, che nei casi estremi giungono alla chiusura del locale.

Le regole e linee guida dell’INAIL

Primo: le norme di igiene, punto di partenza di qualunque forma di prevenzione. In merito ai ristoranti, l’INAIL  ha previsto a tutto il personale di sala e di cucina venga rilevata quotidianamente la temperatura corporea, da annotarsi su apposito registro. Ancora, che al loro ingresso vi siano dispenser per l’igiene delle mani, e che gli abiti dei clienti vengano riposti  esclusivamente negli appositi guardaroba. Potrebbe infine farsi largo l’idea dell’autocertificazione obbligatoria che attesti il grado di parentela tra più clienti quando gli stessi siano riuniti per un evento. Si pensi ai matrimoni o a un semplice compleanno o a una festa di laurea.

In merito ai bar l’ingresso sarà consentito solo dopo l’uscita di un altro, sempre in rapporto alla capienza dello stesso. Sarà poi vietata ogni forma di assembramento dinanzi al bancone, o anche l’utilizzo di slot machines e/o giochi da tavolo in prossimità delle aree dedite alla consumazione. La fruizione di snack e/o aperitivi avverrà solo al tavolo e non più al bancone come un tempo.

4 metri quadrati per singolo cliente

Sicuramente la regola basilare (e dagli effetti più incisivi per un’attività) sarà quella dei 4 metri quadri per singolo cliente. Questo varrà tanto per gli spazi chiusi che per quelli all’aperto (si pensi alle terrazze da sfruttare in estate). Il che vuol dire che la nuova capacità di servire di un locale sarà così calcolata: presa l’ampiezza del locale si divide la metratura per 4 mq. I clienti dovranno infatti stare distanti tra loro almeno 2 metri, salvo la presenza di barriere in plexiglass: in questi casi il distanziamento potrebbe essere un pò inferiore ai 2 metri.

Altre regole a cui attenersi

Tra le regole “residuali” per bar e ristoranti, regole INAIL  per la riapertura in Fase-2 prevedono l’obbligo di igienizzare costantemente gli ambienti vari. Ossia toilette, i banconi di lavoro, i pavimenti, i tavoli e le sedie alla clientela. Bisognerà poi garantire il ricambio costante dell’aria e la ventilazione dei locali. Il personale sarà munito di guanti e mascherine, mentre i clienti potranno privarsi della mascherina solo per la consumazione e poi rindossarle immediatamente. Non ci saranno menù (sostituiti da lavagne o fogli monouso) o servizi a buffet. Infine, per quel che concerne il pagamento, non è vietato il contante ma sono maggiormente gradite le forme contactless

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