Banconota da 5.000 lire che vale parecchi soldi, circa uno stipendio medio

monete e banconote

La numismatica è la scienza che si occupa dello studio delle monete e della loro storia. Le monete vengono analizzate dagli esperti sotto più punti di vista: economico, artistico e storico-geografico. Molto spesso, in senso generico, si tende a definire “numismatica” il collezionismo di monete.

Dal punto di vita etimologico, il vocabolo numismatica deriva dal latino “numisma” e dal greco “νόμισμα – nomisma”, termini che, per l’appunto significano “moneta”. Nonostante le monete costituiscano l’oggetto di maggior interesse per la numismatica, questa scienza prende in considerazione anche altre forme di denaro, come le banconote, i gettoni e le medaglie di vario genere. In pratica, dunque, tutti quei metodi di pagamento pre-monetari. Alcune monete antiche sono assai preziose. Così come parecchi soldi valgono anche alcuni pezzi considerati rari perché emessi a scopo commemorativo in “special edition”. Ma vi sono anche monete ancora in circolazione che possono valere cifre interessanti. Come già accennato, però, lo studio della numismatica non si limita alle sole monete, ma si estende anche alle banconote. Qui di seguito vedremo proprio un esempio interessante di banconota da 5.000 lire che vale parecchi soldi.

Il pezzo da 5.000 lire con raffigurato Antonello da Messina

La banconota in questione rappresenta un pezzo di storia italiana. Si tratta della banconota da 5.000 lire con Antonello da Messina. Ebbe vita piuttosto breve perché fu emessa solamente per 4 anni:

  • nel 1979;
  • nel 1980;
  • nel 1982;
  • nel 1989 (ma solo per qualche mese).

Dopodiché, andò definitivamente fuori corso nel marzo 1989.

Proprio a causa di questa limitata stampa, si tratta di un pezzo non molto comune.

Caratteristiche della banconota da 5.000 lire che vale parecchi soldi

Esaminiamo ora le caratteristiche fisiche di questa banconota preziosa. Anzitutto, sul lato anteriore, c’è il ritratto di Antonello da Messina, famoso pittore siciliano del Quattrocento. Sono poi riportate le firme, rispettivamente, del governatore e del cassiere della Banca d’Italia. La carta, come per la maggior parte delle banconote, è dotata di fibrille fluorescenti.

Le serie riportate che fanno aumentare il valore della banconota

Di questa banconota da 5.000 lire, i collezionisti vanno alla ricerca di alcuni esemplari ben specifici. La particolarità va ricercata nel numero di serie che vi è riportato. Ecco quindi nel dettaglio quali sarebbero le serie fortunate.

  • le serie che cominciano con la sigla XA e finiscono per A, valgono circa 1.400 euro;
  • le serie che iniziano con XA e finiscono con B, valgono, più o meno, 1.600 euro;
  • le serie che cominciano con XA e finiscono con la lettera C o con la lettera D, hanno un valore indicativo pari a 1.300 euro.

Al contrario, tutte le altre serie della 5.000 lire di Antonello da Messina potrebbero valere, al massimo, 30 euro.

Ovviamente, per vedersi riconoscere i valori prima citati, è fondamentale che le banconote siano in perfetto stato di conservazione. Infatti, seppur riportanti le serie “fortunate”, gli esemplari sgualciti e non in perfette condizioni varrebbero appena una decina di euro.

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