Grande attesa per il prossimo 11 marzo, giorno in cui Banco BPM renderà pubblici sia i risultati finanziari relativi al 2024 sia le proposte sui dividendi. Nello stesso giorno è fissato anche l’aggiornamento del Piano Strategico, che sarebbe diretto all’aumento dei ricavi per gli azionisti.
Perché l’operazione è ritenuta di massima importanza? Perché era stata avanzata un’offerta pubblica di acquisto su Anima, il principale gruppo indipendente di risparmio italiano, che vanta più di un milione di clienti. È recente la notizia del nulla osta da parte di Bankitalia a Banco BPM per l’offerta pubblica di acquisto (OPA) sulle azioni di Anima Holding.
Ma proprio l’OPA su Anima aveva spinto Unicredit a proporre un’offerta pubblica di scambio (OPS) su Banco BPM. Dall’unione di UniCredit, Banco BPM e Anima, potrebbe nascere un colosso con un utile netto intorno ai 12 miliardi di euro. Ovviamente si tratta solo di ipotesi, che si basano su elementi non ancora certi, come l’acquisto da parte di Unicredit della totalità delle azioni di Banco BPM e la rilevazione, da parte di quest’ultimo, di tutto il capitale di Anima Holding. La notizia dell’aumento dei dividendi di Banco BPM, tuttavia, potrebbe costringere Unicredit a rivedere al rialzo la propria proposta, per convincere gli azionisti.
L’accordo tra Banco BPM e UniCredit ci sarà? Le contestazioni dei due gruppi bancari
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In seguito al rialzo del prezzo dell’OPA, UniCredit ha dichiarato la possibile “risoluzione o inefficacia dell’offerta su Banco BPM“. Al momento, le operazioni potrebbero aver subito una battuta d’arresto e Banco BPM potrebbe adottare una decisione certa solo a metà giugno.

L’accordo tra Banco BPM e UniCredit ci sarà? Le contestazioni dei due gruppi bancari
UniCredit, intanto, ha chiarito che nell’offerta pubblica di scambio su Banco BPM rientrano anche ipotetiche operazioni straordinarie, che potrebbero modificare la governance del gruppo bancario. Ha anche evidenziato che i prezzi di mercato seguenti l’OPA di Banco BPM potrebbero variare in base alle speculazioni e alle aspettative dei titoli bancari italiani.
Banco BPM ha reagito al comunicato di UniCredit, dichiarando che il calcolo del prezzo delle azioni sia stato effettuato senza prendere in considerazione i risultati finanziari del terzo trimestre e l’operazione su Anima, che cambierebbero la valutazione sul gruppo.
Per Banco BPM, inoltre, ci sarebbe un’incongruenza nella modalità di calcolo del premio dell’offerta da parte di UniCredit, fissato al 14,8%.
Conclusioni
Dalla fusione di UniCredit, Banco BPM e Anima nascerebbe una realtà con una capitalizzazione di Borsa maggiore di 100 miliardi di euro. Questo porterebbe il gruppo bancario a essere leader in Italia, anche al di sopra di Intesa Sanpaolo (che ora è a quota 86 miliardi), e a confermarsi come la prima banca europea, superando Banco Santander e BNP Paribas.