Ancora novità sui risiko bancario che infiammano i Mercati: la Popolare di Sondrio ha annunciato il piano triennale, rimarcando l’autonomia, e anche un raddoppio dei dividendi.
Il settore bancario in Borsa è un po’ affannato, complici le dinamiche sui Dazi ma soprattutto l’ipotesi abbastanza lontana di un’altra fiammata dell’inflazione. I titoli ballano però a causa dei risiko, protagonisti assoluti in questo 2025. All’offerta di OPS di BPER – finalizzata ad acquisire una partecipazione tra un minimo del 35% fino al 50% del capitale sociale, Banca Popolare di Sondrio “ha risposto per le rime”.
Popolare di Sondrio annuncia il doppio dei dividendi per 1,5 miliardi e difende la sua autonomia
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Popolare di Sondrio annuncia il doppio dei dividendi per 1,5 miliardi e difende la sua autonomia
Sono molto chiare le affermazioni di Mario Alberto Pedranzin, l’Ad della Popolare di Sondrio, che con la presentazione del nuovo pano industriale 2025-2027 intende preservare il suo “spirito identitario”.
Secondo gli obiettivi strategici annunciati, nel prossimo triennio a partire dal 2025 la banca stima 1,8 miliardi di utile cumulato e la distribuzione di 1,5 miliardi in dividendi, il doppio rispetto agli ultimi 3 anni.
La crescita stand alone ci ha permesso di preservare lo spirito identitario, i nostri valori culturali e le caratteristiche uniche del nostro modello di fare banca e ci poniamo oggi obiettivi ancora più ambiziosi per il prossimo triennio. Il nuovo piano della banca prevede un payout ratio al 85% in ogni anno di piano a partire già dal 2025 (rispetto al 63% del 2024) con un mantenimento della solidità patrimoniale, con CET1 ratio sopra il 14% al 2027.
L’utile netto al 2027 è previsto a 583 milioni di euro, come cifre record registrate nel 2024, nonostante le politiche della BCE sui tagli dei tassi non abbiano facilitato il comparto bancario in generale. Il calo dei tassi, però, come assicurano i vertici della Popolare, sarà bilanciato dall’aumento dell’offerta creditizia e da un aumento stimato dell’11% sui volumi di risparmio gestito e assicurativo.
“Se dovessimo confluire in un’altra banca il discorso cambia perché se ne va la testa e il motore imprenditoriale alla base del nostro successo“, ha precisato ancora una volta Pedranzini durante la presentazione del piano triennale e dei risultati, risultati che hanno permesso di raggiungere obiettivi ambiziosi e di garantire sempre i dividendi ai propri soci.