Badanti e colf nuovo CCNL firmato e stipendio più alto con arretrati a carico del datore di lavoro

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Novità importanti quelle che sopraggiungono per le badanti e per le famiglie che hanno una badante o una colf in servizio. Infatti viene rinnovato il CCNL di categoria e per i lavoratori questo si traduce in uno stipendio più alto.

Per contro alle famiglie questa novità si trasforma in un esborso maggiore. Tanto più che essendo valido dal 2023 al 2025 il nuovo CCNL prevede anche la corresponsione di arretrati a favore del lavoratore. Ma quali sono le cifre reali di aumento e cosa succede adesso?

Badanti e colf nuovo CCNL firmato e stipendio più alto con arretrati a carico del datore di lavoro

Aggiornato il documento collettivo che segna le regole, i diritti ed i doveri in materia di lavoro domestico. Nuovo CCNL che produce una variazione delle tabelle dei minimi salariali delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Le nuove tabelle distinguono i lavoratori in 6 categorie. La prima categoria riguarda i lavoratori con responsabilità diretta sulla casa il cui minimo stipendiale previsto dalle nuove tabelle è pari a 1.419,60 euro. Ed è pari a 1.482,94 euro lo stipendio minimo per la categoria 1 Super. Parliamo della classica badante qualificata e con esperienza. Si tratta del livello massimo dove può essere inquadrata una lavoratrice. Senza qualificazione e attestati, la badante con esperienza superiore a 18 mesi dovrebbe essere inquadrata nella categoria 2 Super. Lo stipendio minimo previsto è pari a 1.083,26 euro al mese. Con esperienza inferiore a 18 mesi, lo stipendio minimo è pari a 1.039,58 euro.

Arretrati in arrivo per i lavoratori

Per le colf classiche, ovvero addette alla pulizia della casa, del giardino, se con più di 18 mesi di esperienza stipendio minimo di 939,12 euro che scende a 859,81 euro per quelle con esperienza inferiore a 18 mesi. Tutto questo esce fuori da ciò che è successo lo scorso 4 maggio. Infatti è stata raggiunta l’intesa tra Federproprieta’, Uppi, Confappi, Feder.Casa, Confimpreseitalia, Unicolf, Italpmi e da Fesica-Confsal, cioè dalle associazioni dei datori di lavoro del settore e i sindacati di categoria, per il rinnovo del contratto.

La decorrenza del contratto è dal 1° gennaio 2023. Significa che per le lavoratrici e i lavoratori del settore si aprono le porte agli arretrati. Infatti oltre all’aumento dello stipendio immediato, sono da elargire ai lavoratori gli arretrati dei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile del 2023. L’aumento rispetto alle tabelle precedenti è pari al 9,22%. Naturalmente spetta a chi aveva uno stipendio più basso dei minimi salariali previsti dalle nuove tabelle. Per badanti e colf nuovo CCNL firmato quindi e obbligo di adeguarsi per i datori di lavoro.

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