La popolazione italiana sta invecchiando sempre di più. Lo confermano i dati statistici sulla natalità. Invecchiamento della popolazione che ha portato ad un incremento esponenziale del numero di badanti che le famiglie italiane hanno assunto negli ultimi anni. Ormai la badante è diventato un lavoro molto diffuso, a tal punto che da anni il settore è dotato di un proprio CCNL di categoria. Significa che sul lavoro delle badanti, come per quello delle colf o delle baby sitter, le regole esistono e vanno rispettate.
Come vanno rispettate le scadenze fiscali e previdenziali relative al rapporto di lavoro instaurato tra dipendente e datore di lavoro. Quest’ultimo per il lavoro domestico il più delle volte è la stessa famiglia per cui lavora la badante, oppure lo stesso anziano a cui la lavoratrice presta assistenza. Scadenze dicevamo, ma nulla di preoccupante perché il datore di lavoro del settore domestico non funge da sostituto di imposta. Quindi non è tenuto ad effettuare conguagli sulle tasse. Ma per esempio sui contributi INPS le scadenze vanno rispettate.
Badanti e colf e tutte le scadenze da rispettare per fare le cose per bene
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Assumere una badante piuttosto che una colf ha i suoi adempimenti. Infatti anche la collaboratrice domestica va assunta come normativa prevede. Bisogna provvedere alla denuncia di inizio attività lavorativa all’INPS e di conseguenza si deve iniziare a versare i contributi alla badante o alla colf. Un onere a carico del datore di lavoro naturalmente. Per l’anno 2023 sono variate le fasce contributive. L’ammontare dei contributi da versare cambia a seconda dello stipendio orario corrisposto al lavoratore. Più altra la paga oraria, più contributi versa il datore di lavoro, che è tenuto a versare i contributi compresa la quota a carico del dipendente. In linea di massima si va da 200 euro circa ogni tre mesi per badanti assunte part time e a 10 ore a settimana come orario lavorativo, a oltre 800 euro a trimestre in presenza di lavoro convivente, a tempo pieno e fino a 54 ore a settimana.
Le scadenze dei contributi e le conseguenze dei ritardi
Date da ricordare sul lavoro di badanti e colf e tutte le scadenze da rispettare da parte dei datori di lavoro sono un argomento da approfondire. anche perché ad aprile scade una delle 4 rate dei versamenti contributivi INPS. La prima rata dei contributi per la colf o la badante deve essere versata dal 1° al 10 aprile 2023. Ed è il corrispettivo da pagare per il primo trimestre. Così come il secondo trimestre deve essere coperto dal 1° al 10 luglio 2023, il terzo trimestre dal 1° al 10 ottobre 2023 ed il quarto trimestre dal 1° al 10 gennaio 2024. Versare contributi è obbligatorio come lo è regolarizzare la badante. L’omesso versamento dei contributi causa sanzioni pecuniarie dal 30% al 60% dei contributi evasi, con un minimo da 3.000 euro che prescinde dalla durata del rapporto di lavoro.