Azioni sottovalutate ancora impostate al ribasso

IREN

Il processo decisionale che dovrebbe portare alla scelta di un titolo da inserire nella propria asset allocation non è affatto banale. Molteplici, infatti, sono gli aspetti da considerare per evitare di perdere soldi. Sicuramente è importante non puntare su azioni troppo sopravvalutate. Anche se ci sono casi a Piazza Affari, come Amplifon o Campari, di titoli che salgono da anni anche se molto sopravvalutati. D’altra parte il listino è pieno di azioni sottovalutate ancora impostate al ribasso.

In sostanza non si può scegliere un titolo solo per una caratteristica, ma bisogna avere una visione più completa per ridurre al minimo possibile la probabilità di fare un errore. Tutto questo nella consapevolezza che un investimento azionario è intrinsecamente pericoloso in quanto può portare all’azzeramento del capitale investito.

Azioni sottovalutate ancora impostate al ribasso: le indicazioni dell’analisi grafica

Le azioni IREN (MIL:IRE) hanno chiuso la seduta del 29 settembre a quota 1,313 euro in ribasso dell’1,20% rispetto alla seduta precedente.

La tendenza in corso è ribassista e non ha più ostacoli lungo il percorso che porta al I obiettivo di prezzo in area 1,192 euro. La mancata tenuta di questo livello potrebbe provocare un’accelerazione ribassista il cui obiettivo più probabile si trova in area 0,794 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 0,396 euro.

I rialzisti potrebbero riprendere il controllo della  tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 1,438 euro. Al momento, però, non è ancora possibile andare a calcolare gli obiettivi di questo eventuale rialzo.

iren

Come valutare il titolo secondo l’analisi fondamentale

Qualunque sia la metrica considerata, le azioni IREN risultano essere sottovalutate. Ad esempio, il rapporto tra il prezzo e gli utili è pari a 6,9x da confrontare con la media del settore pari a 12,8x per una sottovalutazione di circa il 50%. Un dato molto importante, poi, è quello relativo al rapporto tra prezzo e fatturato. Per IREN, infatti, questo indicatore vale 0,3, un livello molto basso in assoluto. Se, poi, lo si confronta con quello medio del settore di riferimento si scopre che la sottovalutazione sale a oltre l’80%.

Ricordiamo, poi, che il rendimento del dividendo di IREN si è sempre mantenuto negli anni tra il 3% e il 4%. Inoltre, le attese sono per un miglioramento del rendimento per i prossimi anni che dovrebbe portarsi a circa il 9%.

Infine, ricordiamo che IREN è tra le azioni e titoli consigliati dagli analisti con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di oltre il 115%.

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