Lo scenario rialzista che avevamo anticipato in un precedente articolo per il breve periodo, sembra avere trovato conferma anche nel medio/lungo. Stiamo parlando di ENI, azioni partite per un rialzo straordinario che potrebbe portarle sui livelli di 7 anni fa. All’avvio di questo percorso rialzista sta sicuramente contribuendo anche il prezzo del petrolio in rialzo dopo alcune settimane di debolezza.
La benzina al rialzo delle azioni ENI arriva dagli ottimi conti relativi ai primi 9 mesi del 2022. La società, infatti, grazie alla corsa del prezzo delle materie prime ha portato a casa 10,81 miliardi di profitti per i primi nove mesi del 2022. Un risultato nettamente superiore all’anno scorso per 8,2 miliardi, rispetto allo stesso periodo. Questo risultato è stato raggiunto nonostante la debolezza dei conti delle attività in Italia. A causa della tassa sugli extra-profitti, infatti, ENI ha riportato una perdita di 1 miliardo di euro per le attività italiane.
Quanto vale il titolo secondo i multipli di mercato e non solo?
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Qualunque sia l’indicatore utilizzato le azioni ENI risultano essere sottovalutate. Ad esempio, con un rapporto prezzo su utili pari a 2,9x, il titolo risulta essere molto sottovalutato rispetto alla media del settore di riferimento che è pari a 8,9x. Analoghi risultati si ottengono andando a considerare il rapporto tra prezzo e fatturato piuttosto che il Price to Book ratio.
Per gli analisti, invece, la sottovalutazione è più contenuta essendo inferiore al 20%.
Azioni partite per un rialzo straordinario che, secondo l’analisi grafica, potrebbe portarle sui livelli di 7 anni fa
Il titolo ENI (MILENI) ha chiuso la seduta del 4 novembre a quota 14,010 euro, in rialzo del 2,11% rispetto alla seduta precedente.
Ormai la tendenza di medio/lungo periodo è saldamente rialzista e punta al II obiettivo di prezzo in area 14,72 euro. Questo livello è particolarmente importante in quanto già in passato ha frenato l’ascesa delle quotazioni. La rottura di questa resistenza, quindi, potrebbe portare a un’accelerazione rialzista verso la massima estensione rialzista in area 16,868 euro (III obiettivo di prezzo). Questi livelli sono stati toccati per l’ultima volta oltre 7 anni.
Solo una chiusura settimanale inferiore a 12,575 euro potrebbe mettere in crisi l’attuale scenario rialzista.