Se nel medio/lungo periodo la tendenza in corso su Banca IFIS è ribassista, nel breve possiamo considerarle come azioni in bilico tra ribasso e rialzo. Le prossime sedute, infatti, potrebbero essere decisive per capire da che parte potrebbe muoversi il titolo.
Prima di procedere ricordiamo che negli ultimi cinque anni il titolo ha sempre fatto peggio della media del settore di riferimento. Tuttavia, negli ultimi sette giorni sta mostrando un’importante forza relativa che potrebbe preludere a una ripresa del rialzo.
Azioni in bilico tra ribasso e rialzo, i livelli da monitorare secondo l’analisi grafica
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Il titolo Banca IFIS (MIL:IF) ha chiuso la seduta del 6 ottobre in ribasso dell’1,05% portandosi a 11,27 euro.
I livelli chiave da monitorare per il prossimo futuro sono 11,10 euro e 11,45 euro. Sono questi, infatti, i livelli oltre i quali potrebbe prendere piede lo scenario rialzista (linea tratteggiata) oppure quello ribassista (linea continua).
In entrambi i casi gli obiettivi sono quelli indicati in figura dalle linee rosse.
La valutazione del titolo
Qualunque sia la metrica utilizzata, stando a quanto riportato sulla Banca IFIS risulta essere sempre sottovalutata sia rispetto al settore di riferimento che al mercato italiano. Ad esempio, il rapporto prezzo utili esprime una sottovalutazione di circa il 60% che è confermata dal fair value calcolato con il metodo del discounted cash flow. Analogo risultato si ottiene considerando il rapporto tra prezzo e fatturato. Infine, la forte sottovalutazione è confermata anche dalle raccomandazioni degli analisti. Secondo il prezzo obiettivo medio, infatti, le azioni Banca IFIS sono sottovalutate di oltre il 75%. Da notare che anche la dispersione tra le diverse raccomandazioni è pari a circa il 10%, un livello che esprime una buona convergenza di opinioni tra i diversi analisti.
Anche il futuro della società è positivo. Le previsioni di fatturato, infatti, sono state recentemente riviste al rialzo sulla base delle previsioni degli analisti che si sono occupati del titolo.
Un altro aspetto molto interessante, poi, è quello legato al rendimento del dividendo del titolo. Allo stato attuale il rendimento atteso è visto intorno all’8%. Per i prossimi tre anni, invece, gli analisti prevedono un rendimento superiore al 10%.
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