Le azioni sottovalutate vanno comprate? Investire i propri risparmi in azioni al ribasso nonostante la sottovalutazione potrebbe essere un’ottima scelta. Soprattutto se si tratta di colossi come ENEL. Tuttavia non bisogna mai abbassare la guardia. La storia della Borsa, infatti, è piena di titoli azionari che, nonostante la sottovalutazione, hanno proseguito nel loro ribasso. Qui di seguito esempi di azioni sottovalutate ancora impostate al ribasso.
Prestare, quindi, sempre molta attenzione e, soprattutto, commisurare il rischio dell’operazione al proprio profilo di rischio.
Azioni impostate al ribasso nonostante la sottovalutazione: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Il titolo ENEL (MIL:ENE) ha chiuso la seduta del 7 ottobre a quota 4,1215 euro, in ribasso dell’1,16% rispetto alla chiusura precedente.
La chiusura di venerdì 7 ottobre potrebbe avere dato il via a una nuova fase ribassista dopo che le quotazioni per alcuni giorni si sono appoggiate al supporto in area 4,1394 euro. Lo scenario più probabile, quindi, è quello che vede il titolo ENEL puntare verso area 3,603 euro (I obiettivo di prezzo). A seguire, poi, gli altri obiettivi potrebbero andare a collocarsi in area 2,735 euro.
Solo un immediato recupero in chiusura di giornata di area 4,1394 euro potrebbe riportare al rialzo la tendenza in corso.
I titoli migliori per investire i propri soldi sono quelli sottovalutati
Le quotazioni di ENEL risultano essere sottovalutate qualunque sia l’indicatore utilizzato. Siamo, quindi, in presenza di un titolo particolarmente interessante. In particolare, il rapporto tra prezzo e fatturato con un valore di 0,4 è non solo inferiore alla media del settore di riferimento, che è pari a 2,8 ma è basso in assoluto. Infine, secondo il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, la sottovalutazione è di circa il 65%.
Per quel che riguarda gli utili, nell’ultimo anno sono cresciuti di oltre il 26%. Per i prossimi esercizi, invece, la crescita è attesa essere di poco inferiore all’8%.
La situazione finanziaria dell’azienda è complicata da un indice di liquidità di poco inferiore a 1. Ricordiamo che L’indice di liquidità di un’impresa indica la sua capacità di soddisfare gli impegni nel breve periodo utilizzando le risorse già liquide o liquidabili. Se superiore a 1 indica che la società è in grado di soddisfare gli eventuali impegni di breve periodo. In caso contrario non lo è. Inoltre, il rapporto debito/capitale è superiore al 200%.
Per gli analisti che coprono il titolo ENEL il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di oltre il 90%. La dispersione dei prezzi obiettivi indicati dai 21 analisti è di circa il 20%. Un livello abbastanza elevato che rivela una divergenza di vedute tra i diversi analisti.
Per concludere ricordiamo che il rendimento del dividendo rimane sempre interessante essendo superiore al 9% circa. Inoltre, è visto in stabile o addirittura in crescita per i prossimi anni.