Negli States i titoli di società che stanno sviluppando i mini reattori nucleari stanno crescendo esponenzialmente.
Non solo Difesa: il futuro che si sta concretizzando sotto i nostri occhi comprende anche e soprattutto AI e l’energia nucleare, settori questi che sono strettamente connessi tra loro. Non a caso, già dalla fine del 2024 alcune società stanno brillando a Wall Street, anche se forse sono passate inosservate a causa della “bomba dazi” di Trump e di altre incertezze legate agli eventi geopolitici in atto.
Indipendentemente dal riarmo europeo, infatti, ci sono alcuni settori che continuano la loro corsa, e parliamo ovviamente di IA: l’innovazione tecnologica ha però brama di energia, ed ecco che gli stessi Big Tech si stanno attivando per reperirla. McKinsey & Company (una società internazionale di consulenza strategica manageriale) ha stimato che “la domanda di energia dei data center lieviterà in poco tempo dal 4% all’11-12% entro il 2030“.
Goldman Sachs stima che l’energia richiesta per l’utilizzo dei data center crescerà del 160% nel prossimo quinquennio, mentre l’Agenzia internazionale per l’energia atomica stima il raddoppio della produzione di energia nucleare in Nord America entro i prossimi 25 anni.
Le azioni da comprare oggi sono quelle sul nucleare? 2 titoli per veri coraggiosi
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Gli investitori europei, a causa di ampie pressioni, sono indecisi se puntare sull’incanalamento delle risorse nel proprio orticello o se continuare a scommettere nel sistema più efficiente e che offre più liquidità dei Mercati statunitensi. Riguardo al nucleare, ad esempio, in Italia si sta cercando di non rimanere indietro, con il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che sta incitando le aziende italiane a far entrare i nuovi Smr, i mini reattori “green”.
Oltreoceano, però, stanno già passando ai fatti: colossi come Google e Amazon stanno spianando la strada ad accordi per iniziare ad autoprodurre energia a basso costo, e alcune aziende stanno lavorando all’attivazione dei primi Smr già a partire dal 2026–2027. Tra queste società, ne spiccano due:
- Oklo Inc. (NYSE: OKLO) – questa start-up, il cui CEO è stato nientemeno che Sam Altman e di cui adesso è il Presidente, sta stringendo accordi con il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti (DOE) e l’Idaho National Laboratory (INL), avvicinandosi alla creazione della sua prima centrale nucleare commerciale in Idaho. Oklo sviluppa Smr che utilizzano un combustibile più economico, in grado anche di ridurre le emissioni di Co2. Negli ultimi 6 mesi, le azioni Oklo hanno registrato uno slancio notevole con un rendimento del 233,53% nonostante alcuni analisti suggeriscano che il titolo potrebbe essere scambiato al di sopra del suo Fair Value.
- NuScale Power (NYSE: SMR) – allo stesso modo, le azioni di questa società hanno visto un rally al rialzo del 298% nell’ultimo anno. NuScale sta implementando la sua tecnologia di Smr ed espandendo le performance di produzione, con piani per capitalizzare la crescente domanda di energia “pulita”. La società mantiene una solida posizione di cassa, ha chiuso l’anno con 446,7 milioni di dollari, con un significativo +321 milioni di dollari rispetto al 2023. Al contrario di Oklo, Nuscale è un titolo ritenuto ancora sottovalutato.
Entrambe le società hanno subito perdite e oscillazioni, e al momento in cui scriviamo i titoli sono in discesa. Ma forse è proprio il momento di acquistarle, scommettendo con coraggio in un futuro (nemmeno troppo lontano) molto roseo per queste aziende pioniere di una nuova era del nucleare.