Sottovalutazione, alto rendimento del dividendo e buona situazione finanziaria. Sono questi gli elementi che fanno di Cairo Communication un ottimo titolo. Inoltre sono azioni con un potente segnale rialzista in corso.
Tuttavia bisogna ricordare che negli ultimi cinque anni Cairo Communication, insieme a tutto il settore di riferimento, ha avuto un rendimento negativo. Solo il titolo BFC Media ha avuto un rendimento positivo con rialzi in tripla cifra.
Indicazioni operative dall’analisi fondamentale
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Secondo quanto riportato nelle pubblicazioni specializzate, qualunque sia l’indicatore utilizzato, le azioni Cairo Communication risultano sottovalutate. In particolare il rapporto prezzo su utili (PE) del titolo è pari a 5,3x ed è uno dei più bassi di Piazza Affari. Secondo questo parametro, infatti, il titolo risulta essere sottovalutato di oltre il 70% rispetto alla media del settore di riferimento.
La forte sottovalutazione è confermata anche dal rapporto prezzo su fatturato. Con un valore aziendale stimato in 0,2 volte il suo fatturato del 2022, infatti, il titolo Cairo Communication è tra i più sottovalutati di Piazza Affari. Secondo questo indicatore il titolo risulta essere sottovalutato dell’80%.
Infine, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, la fortissima sottovalutazione è confermata dal giudizio degli analisti che hanno un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 90% circa. Cosa ancora più importante, però, è la dispersione tra le diverse raccomandazioni che è inferiore al 4%. Ciò vuol dire che c’è una visione comune tra i vari analisti.
Allo stato attuale il rendimento del dividendo è pari al 12% circa, mentre nei prossimi tre anni è visto mantenersi sopra il 10%.
Azioni con un potente segnale rialzista in corso secondo l’analisi grafica
Il titolo Cairo Communication (MIL:CAI) ha chiuso la seduta del 4 ottobre a quota 1,50 euro, in rialzo del 2,74% rispetto alla seduta precedente.
Con la chiusura del 4 ottobre è stata rotta prepotentemente al rialzo la resistenza in area 1,482 euro (I obiettivo di prezzo). Si potrebbero essere aperte, quindi, le porte a un’accelerazione verso il II obiettivo di prezzo in area 1,598 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 1,714 euro.
I ribassisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 1,482 euro.
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