I rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati e questo potrebbe essere una buona occasione di investimento, ma il ribasso degli ultimi mesi dei mercati azionari, potrebbe essere una straordinaria occasione di acquisto. Ci sono, infatti, azioni che sono scese molto e che staccano dividendi molto interessanti ad oggi sottovalutate secondo le raccomandazioni degli analisti.
Momento non facile per la congiuntura economica
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Sicuramente questo non è un buon momento sia per chi ha i soldi in banca, ma anche per chi non riesce a sbarcare il lunario. I prezzi delle bollette di luce e gas sono saliti molto, per anni i soldi sui conti correnti e quelli investiti sui titoli di Stato hanno reso pochissimo.
Molti quindi si trovano a fare i conti con grosse difficoltà e devono attingere ai risparmi di una vita. Le categorie più indifese poi sono in fibrillazione. Infatti, per tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, c’è la paura che le cose da gennaio in poi possano cambiare. C’è però anche il rovescio della medaglia e riguarda tutti coloro che non hanno problemi economici, ma vorrebbero integrare i loro redditi facendo fruttare i soldi.
La nostra attenzione oggi viene posta su Banca IFIS e Unipol, azioni che sono scese molto e che potrebbero essere vicine a un rialzo duraturo. Interessante anche valutare e leggere di altri 5 titoli azionari sottovalutati e con alto dividendo a Piazza Affari.
I grafici sembrano impostati al rialzo
Banca IFIS, ultimo prezzo a 11,21. Le stime di tutti gli analisti (5 giudizi) che prezzano il titolo sono intorno a 19,52 euro per azione. Rendimento del dividendo al 8,40%. Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale inferiore a 10,55, i prezzi potrebbero continuare a salire verso l’area di 12,57. Una chiusura mensile superiore a questo livello potrebbe far archiviare il ribasso di lungo termine.
Unipol, ultimo prezzo a 4,121. Le stime di tutti gli analisti (8 giudizi) che prezzano il titolo sono intorno a 5,86 euro per azione. Rendimento del dividendo al 14,6%. Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale inferiore a 4,019, i prezzi potrebbero continuare a salire verso l’area di 4,213. Una chiusura mensile superiore a 4,47 questo livello potrebbe far archiviare il ribasso di lungo termine.