Le ultime sedute hanno confermato che il 2022 non è l’anno di SeSa. Il titolo, infatti, continua a mostrare una forte debolezza rispetto non solo ai suoi competitors, ma anche rispetto all’indice di riferimento italiano. Ecco, quindi, che negli ultimi 30 giorni a fronte di un Ftse Mib che ha perso lo 0,6%, le azioni SeSa hanno perso il 19,6%. Una perdita superiore non solo alla media dei sui competitors, ma che rende il titolo il peggiore di tutto il settore di riferimento nel corso degli ultimi 3 mesi. Quelle SeSa, quindi sono azioni che non stanno partecipando al rialzo dei mercati.
Eppure l’azienda si occupa di soluzioni IT per le aziende con un occhio alla sostenibilità energetica. Un argomento molto sentito soprattutto negli ultimi mesi quanto il caro bollette morde le tasche degli italiani e tutti, aziende e privati, vanno alla ricerca di soluzioni che permettano di risparmiare. Ad esempio, lasciando per il tempo giusto il riscaldamento acceso per evitare una bolletta stellare.
La valutazione del titolo sulla base dei multipli di mercato
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Fatta eccezione per il Price to Book ratio, sia il rapporto tra prezzo e utili che il rapporto tra prezzo e fatturato restituiscono un titolo leggermente sottovalutato. Parliamo al massimo di un 10%.
Gli analisti che coprono il titolo sono più ottimisti. Hanno, infatti, un consenso medio, come riportato su riviste specializzate, con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di oltre il 60%. Inoltre la dispersione tra le diverse raccomandazioni è pari a circa il 12%.
Azioni che non stanno partecipando al rialzo dei mercati: le indicazioni dell’analisi grafica
Le quotazioni di SeSa (MIL:SES) hanno chiuso la seduta del 28 ottobre a quota 110,9 euro, in ribasso del 2,12% rispetto alla seduta precedente.
Come anticipato nel precedente articolo su questo titolo azionario, i segnali grafici vanno confermati e nelle scorse sedute si è venuta a creare una perfetta trappola per tori. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno prima rotto al rialzo la forte resistenza in area 116,7 euro (I obiettivo di prezzo), salvo poi romperla nuovamente al ribasso.
Non ancora tutto è perduto per i rialzisti, ma la rottura di area 106,8 euro potrebbe spingere definitivamente al ribasso le quotazioni. In questo caso l’obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 103 euro. A seguire, poi, l’obiettivo successivo potrebbe collocarsi in area 87 euro.
Il recupero di area 116,7 euro, invece, potrebbe spingere le quotazioni nuovamente al rialzo verso gli obiettivi indicati in figura.