Azioni che hanno costruito una base da cui ripartire al rialzo

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L’investimento in Borsa può seguire due approcci completamente diversi e, per certi aspetti, antitetici. C’è chi investe in Borsa per speculare e chi, invece, ha un orizzonte temporale lungo in quanto vede l’investimento azionario, a seconda dei casi, come una sorta di pensione integrativa o complementare. Ci sono poi anche altre casi in cui è possibile ottenere la pensione di vecchiaia anticipata se ci sono determinate condizioni.

Nel primo caso l’investitore ha una forte propensione al rischio in quanto ha un orizzonte temporale di brevissimo e il suo obiettivo è quello di moltiplicare il suo capitale utilizzando anche l’effetto leva. Nel secondo, l’obiettivo è quello di preservare il capitale dagli effetti dell’inflazione garantendosi anche un minimo guadagno.

In quest’ultimo caso gli investitori preferiscono titoli azionari che nel lungo periodo sono in gradi di offrire rendimenti positivi nel lungo periodo. Una degli aspetti salienti di questi titoli azionari, ma non necessariamente, è quello legato a un elevato rendimento del dividendo.

Da questo punto di vista HERA offre un rendimento di circa il 6% con prospettive di crescita per i prossimi 3 anni. Se, però, si guarda alla probabilità che dopo 10 anni si abbia un rendimento positivo si scopre che è solo del 60%. Da questo punto di vista, quindi, non sono le più adatte per un investimento di lungo periodo. Nel breve, però, scopriamo che sono azioni che hanno costruito una base da cui ripartire al rialzo.

Prima di approfondire questo aspetto riportiamo le raccomandazioni degli analisti che si occupano del titolo. Il prezzo obiettivo medio, ottenuto considerando le indicazioni dei sei analisti che coprono il titolo, esprime una sottovalutazione di circa l’80%. Anche la dispersione dei vari prezzi obiettivo è molto interessante essendo inferiore al 13%.

Azioni che hanno costruito una base da cui ripartire al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo HERA (MIL:HER) ha chiuso la seduta del 21 ottobre a quota 2,093 euro, in ribasso dell’1,27% rispetto alla seduta precedente.

La proiezione in corso è ribassista e ha raggiunto il suo obiettivo più probabile in area 2,048 euro (I obiettivo di prezzo). Questo livello ha resistito più volte alle pressioni ribassiste e, quindi, potremmo essere in presenza di azioni che hanno costruito una base da cui ripartire al rialzo. Per il momento, però, i rialzisti hanno trovato un valido ostacolo in area 2,148 euro. La sua rottura potrebbe aprire le porte a una continuazione del rialzo almeno fino in area 2,482 euro.

Al ribasso, invece, la rottura dei supporti potrebbe far scendere il titolo almeno fino in area 1,8261 euro con obiettivo più probabile in area 1,48 euro (II obiettivo di prezzo).

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