Come capire se un’azione può fare guadagnare un investitore? Al di là di quello che può essere l’approccio classico di scegliere titoli sottovalutati e/o dall’elevato rendimento del dividendo, abbiamo già proposto in un precedente articolo un metodo alternativo.
L’idea di partenza è quella di calcolare, per ogni titolo azionario che abbia sufficienti dati, il rendimento dopo 10 anni e la probabilità che esso sia positivo. Tra questi, poi, abbiamo selezionato quelli che soddisfacessero i seguenti criteri:
- maggiore probabilità di avere un rendimento positivo dopo un decennio;
- migliore rendimento medio annuo calcolato sui 10 anni.
Tra le azioni che fanno guadagnare, ma che non sono state incluse nel precedente articolo, c’è Tenaris. Anche in questo caso la probabilità che il rendimento sia positivo dopo 10 anni è il 100%. Solo il rendimento medio annuo è leggermente inferiore a quello degli altri titoli essendo di poco superiore al 20%.
Le raccomandazioni degli analisti
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Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, le raccomandazioni degli analisti hanno un consenso medio accumulare e un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 18% circa.
Tuttavia, questo prezzo obiettivo medio non ha una forte valenza. Le raccomandazioni dei 12 analisti, infatti, sono così disperse tra di loro che con una dispersione del 20,5% rendono il prezzo obiettivo medio a un anno compatibile anche con le attuali quotazioni.
Azioni che fanno guadagnare ma non è il momento di comprare secondo l’analisi grafica
Il titolo Tenaris (MIL:TEN) ha chiuso la seduta del 6 settembre in ribasso del 3,43% rispetto alla seduta precedente a quota 13,795 euro.
La chiusura del 6 settembre potrebbe avere scritto la parola fine sul rialzo del titolo. Un motivo in più, quindi, per non comprare in questo momento anche in ottica di lungo periodo.
Come si vede dal grafico, infatti, la chiusura è stata inferiore a 13,87 euro, un livello chiave per capire il futuro di Tenaris.
Qualora il supporto non venisse immediatamente recuperato in chiusura di giornata, allora prenderebbe piede la proiezione ribassista indicata in figura dalla linea tratteggiata. Il prossimo obiettivo, quindi, potrebbe andare a collocarsi in area 12,89 euro. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 11,91 euro.
Al rialzo, invece, lo scenario è quello indicato dalla linea continua con obiettivo più probabile in area 15,21 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 16,5 euro.
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