Comprare azioni solo perché vengono da una lunga discesa non è sicuramente una buona strategia di investimento. Non ci sono, infatti, ragioni perché un titolo che scende non debba continuare a farlo. Ovviamente vale lo stesso per un titolo che sale.
Un titolo azionario va inserito nel proprio portafoglio perché ha solidi fondamentali offre un rischio compatibile con il profilo di rischio dell’investitore. Anche il fatto di avere un ottimo track record, sebbene sia una buona credenziale, non è garanzia di successo per il futuro.
Nel caso specifico di Poste Italiane possiamo parlare di azioni che dopo un lungo ribasso potrebbero ripartire al rialzo in quanto ci sono molti indizi in tal senso oltre che alle indicazioni che arrivano dall’analisi grafica. Inoltre, è uno dei migliori titoli per investimenti di lungo termine.
A 5 anni, infatti, la probabilità di un rendimento positivo è pari al 100% per un rendimento medio annuo pari a circa il 22%.
Il dividendo come valore aggiunto
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Dal momento della sua quotazione a Piazza Affari è subito apparso evidente che il rendimento del dividendo sarebbe potuto essere un valore aggiunto per gli investitori interessati al titolo. Il rendimento minimo, infatti, è stato del 4%, mentre quello massimo è stato pari a circa il 7%. Allo stato il rendimento si aggira intorno al 7,4%, mentre per i prossimi anni gli analisti lo vedono in crescita oltre l’8,5%.
Azioni che dopo un lungo ribasso potrebbero ripartire al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 23 settembre a quota 7,896 euro, in ribasso del 2,88% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza di medio/lungo periodo è ribassista, ma sembra abbia trovato un valido supporto in area 8,268 euro (I obiettivo di prezzo). Una ripresa del ribasso potrebbe essere confermata da una chiusura settimanale inferiore a 7,519 euro. In questo caso le azioni di Poste Italiane potrebbero dirigersi verso l’obiettivo successivo in are 6,306 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 4,344 euro (III obiettivo di prezzo).
I rialzisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura settimanale superiore a 9,481 euro. In questo caso potrebbero essere possibili ritorni in area 12 euro.