I mercati americani continuano a trascinare i listini internazionali al rialzo. Oramai dai minimi di ottobre dello scorso anno la salita è superiire al 20%, mentre dai minimi del 2023 di ben oltre il 45%. Una performance straordinaria, solo se si pensa, che i mercati americani presentano un rendimento medio annuale dell’11% circa. Ai livelli attuali si incrociano diversi cluster di prezzo e tempo ma i nostri oscillatori predittivi ancora non evidenziano alte probabilità per far iniziare un ritracciamento. Oggi andremo a guardare i grafici si Paypal, sono azioni americane che perdono l’80% dai massimi. Rappresentano un’occasione di acquisto? Sono sottovalutate oppue ancora sopravvalutate? Nei prossimi paragrafi amdremo a studiare i pattern che si sono formati sui prezzi e riporteremo i giudizi degli analisti che sono stati pubblicati sulle riviste speicializzate.
I mercati a un punto di verifica
Fra domani e venerdì scadrà un importante setup per il mese di febbraio, anche se la nostra attenzione è posta sulla scadenza del 7 marzo. Questo è un punto rilevante per due motivi:
scade un nostro setup annuale e questi negli ultimi 20 anni hanno mostrato una probabilità del 90% di intercettare minimi e massimi rilevanti;
la prima decade di marzo negli annali ha intercettato minimi e massimi rilevanti.
L’attenzione degli investitori comunque sembra rivolta ai prossimi meeting delle Banche centrali. La Federal Reserve negli ultimi mesi ha portato il tasso di interesse nel range 5,25/5,50% e nell’ultimo meeting del 2023 Jerome Powell ha ipotizzato diversi tagli dei tassi nel 2024. A gennaio però questa ipotesi è stata allontanata proprio dallo stesso. Gli ultimi dati sull’infazlione hanno comunque fatto ritenere che nel meeting di marzo non ci saranno tagli. Vedremo poi cosa accadrà.
Azioni americane che perdono l’80% dai massimi: Paypal vicina alla riscossa?
Le azioni hanno chiuso l’ultima giornata di contrattazione al prezzo di 60,16 dollari. Da inizio anno hanno segnato il minimo a 55,77 e il massimo a 68,21.
Dal minimo del 2015 a 30 dollari, i prezzi sono saliti fino a 310,16 del 2021 con un rialzo strepitoso. A questo momento poi è seguita la discesa fino ai prezzi attuali.
Dal punto di vista grafico solo un ritorno sopra il massimo del 2023 (88,625) potrebbe portare i prezzi ad assumere forza di lungo termine e a un cambio di polarità (da ribasso a rialzo) della tendenza.
Dopo questa forte discesa cosa pensano gli analisti? Sulle riviste di settore (Marketscreener) leggiamo che il giudizio medio è Accumulate con un prezzo obiettivo a 71,52 dollari. Quindi, in base a questo consenso ai livelli attuali le azioni sarebbero sottovalutate del 19% circa.
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