È importante sapere quando si andrà in pensione. Ma è determinante conoscere in anticipo quale sarà l’importo dell’assegno che si andrà a percepire. Il pensionamento, infatti, rappresenta una sorta di rito di passaggio: si chiude la vita attiva da lavoratore per iniziare quella a riposo. Ma bisogna considerare che la pensione liquidata rappresenterà il reddito futuro. Per sempre. E soprattutto, quindi, se si sceglie l’anticipo è il caso di fare due conti prima di decidere tra pensionamento e continuare a lavorare. Avrà fino a 1.500 euro di pensione, ad esempio, chi sceglie lo scivolo dell’APE sociale.
In pensione con lo scivolo grazie all’APE sociale
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Partiamo innanzitutto dicendo che l’APE sociale non è una pensione anticipata ma uno scivolo che accompagna il lavoratore a quella di vecchiaia. E c’è una grande differenza tra le due cose. La pensione anticipata, infatti, una volta liquidata è per sempre, anche nell’importo. L’APE sociale, invece, richiede che al compimento dei 67 anni, o poco prima, di presenti domanda di pensione di vecchiaia. E anche l’importo liquidato potrebbe subire variazioni.
La misura consente di uscire dal mondo del lavoro a 63 anni con almeno 30, 32 o 36 anni di contributi versati. Quest’ultimo requisito, infatti, varia in base al profilo di tutela con cui si accede per:
- disoccupati, caregiver e invalidi sono richiesti 30 anni di versamenti;
- lavoratori edili e ceramisti servono 32 anni di contributi;
- lavoratori gravosi occorrono 36 anni di contribuzione maturata.
Avrà fino a 1.500 euro di pensione chi presenta all’INPS questa domanda entro il 30 novembre 2022
L’anticipo pensionistico con l’APE sociale non consente di avere un assegno di importo superiore ai 1.500 euro lordi. Cerchiamo di capire questo cosa significa. La misura prevede un assegno pari alla rata mensile di pensione maturata e calcolata al momento di accesso. Ma solo se questa è fino a 1.500 euro. In caso la pensione spettante superasse questo importo, infatti, sarebbe liquidato un assegno di 1.500 euro lordi fino al compimento dei 67 anni.
Solo quando, poi, si presenta domanda di accesso alla pensione di vecchiaia si avrebbe diritto all’assegno realmente maturato. La cosa potrebbe essere un deterrente nella scelta della misura, soprattutto per chi ha una carriera corposa alle spalle. Avrebbe diritto, quindi, ad un assegno più alto. Ma questa non è l’unica limitazione che pone l’APE sociale. È da tenere presente anche il fatto che l’assegno mensile spetta per 12 mensilità e non 13 come avviene per tutte le altre misure. Fino al compimento dei 67 anni, quindi, è da mettere in conto anche che non si percepirà la tredicesima.
Domanda entro il 30 novembre 2022
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato l’APE sociale anche per tutto l’anno in corso. Questo significa che chi vuole accedere a questa forma di anticipo deve farlo entro fine 2022. Avendo poi, la misura, delle finestre entro le quali presentare domanda di riconoscimento del beneficio, è necessario presentare domanda entro il 30 novembre. Per non perdere il treno che la proroga 2022 offre, quindi, è necessario segnare questa data come termine ultimo.
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