Il mercato dell’auto, ingessato da almeno due fattori evidenti, produce delle autentiche anomalie. I prezzi delle auto di seconda mano stanno risalendo. Per le auto nuove si attendono notizie relative agli incentivi e al miglioramento di quelle infrastrutture necessarie e fondamentali per la transizione elettrica. In linea di massima, il mercato dell’usato è in concorrenza con il mercato del nuovo e questo è un fatto inconfutabile. Sull’usato, però, occorre prestare molta attenzione. Infatti, le frodi e le truffe sono dietro l’angolo. Nonostante ormai esistano banche dati facilmente consultabili anche dagli acquirenti, imbattersi in acquisti sbagliati non è certo un rischio basso. Lo dimostrano recenti notizie di cronaca, con i commercianti dei veicoli di seconda mano che le studiano tutte per continuare a frodare i clienti, anche se poi la Guardia di Finanza li scopre.
Auto usate e truffe sui chilometri con questo stratagemma che mette a posto anche la revisione periodica del veicolo
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Una auto usata ha un prezzo inevitabilmente più basso di un veicolo nuovo. Anche se in risalita, la convenienza sul prezzo è ancora un fattore determinante per l’appeal che queste auto continuano ad avere.
Sul prezzo di vendita di un’auto usata incidono le quotazioni degli indici ufficiali ma anche le condizioni del singolo veicolo. Uno dei principali fattori, che incide in misura maggiore perfino dell’anno di costruzione, sono i chilometri. Meno chilometri ha percorso l’auto, più costa ed è sui chilometri che commercianti di auto usate poco virtuosi, giocano per guadagnare di più a scapito dei clienti.
Nessuna novità, perché questa prassi illecita di abbassare i chilometri di una auto prima di venderla come usata è vecchia di decenni. Prima era più semplice, con i contachilometri meccanici che facilmente potevano essere riportati indietro. Adesso, con quelli digitali, l’operazione è più complicata, anche se non impossibile, soprattutto da chi conosce gli strumenti e sa dove mettere le mani. Auto usate e truffe sui chilometri restano un fattore da tenere in considerazione.
Il particolare meccanismo adottato
Con la revisione periodica dei veicoli la riduzione dei chilometri di un’auto, però, è diventata più complicata. Sostituire il pomello del cambio, il volante e le pedaliere, per far sembrare l’auto più nuova di quella che effettivamente è a volte non basta più. Infatti, i dati delle revisioni finiscono in una banca dati che può essere facilmente visionata. Tra questi dati anche quelli dei chilometri che il veicolo aveva il giorno della revisione.
Riportare indietro i chilometri è diventato più difficile, quindi. Tuttavia, dal Piemonte, precisamente da Tortona in provincia di Alessandria, un caso di cronaca con una operazione della Guardia di Finanza dimostra come le tecniche usate dai commercianti truffatori siano ancora funzionali.
Naturalmente, non tutti i commercianti sono truffatori, anzi, la maggior parte non lo sono, ma c’è sempre qualche delinquente che vuole fare il furbo. La Guardia di Finanza avrebbe denunciato un titolare di una concessionaria di veicoli usati che in pochi mesi avrebbe venduto auto con chilometri taroccati. In alcuni casi anche 100.000 chilometri in meno sarebbero stati registrati dalle Forze dell’Ordine. Questo commerciante pare fosse capace, grazie ad apparecchiature e maestria, di abbassare i chilometri dell’auto. Portando l’auto a revisione anticipata rispetto alla scadenza, naturalmente dopo aver completato l’abbassamento dei chilometri, ecco che nelle banche dati finivano proprio questi chilometri e non i precedenti.
Ovviamente, noi di Proiezioni di Borsa riportiamo solo la notizia, ma ricordiamo che la verità di un fatto viene sempre accertata nelle sedi competenti.
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