Al fine di contrastare gli effetti dell’inflazione galoppante, le pensioni a partire dal prossimo mese di ottobre aumenteranno del 2%. Questo grazie al Dl Aiuti bis, che è un provvedimento che, tra l’altro, prevede pure il taglio del cuneo fiscale. Nonché la proroga dello sconto di Stato sui carburanti attraverso la riduzione temporanea delle accise.
Nel dettaglio, per lo sconto sul carburante, pari a 30 centesimi di euro al litro, si va verso la proroga fino al 20 settembre del 2022. Andando così a coprire pienamente tutto il periodo degli italiani che si sposteranno in macchina per le vacanze.
In particolare, invece, il Dl Aiuti bis sulle pensioni prevede un aumento attraverso un anticipo della rivalutazione che, altrimenti, sarebbe prevista a partire dal mese di gennaio del 2023. L’intervento sulla previdenza pubblica, quindi, si va ad aggiungere al Bonus 200 euro contro i rincari che, istituito allo stesso modo dal Governo guidato dal premier Mario Draghi, il mese scorso è stato incassato dai pensionati sul cedolino.
Aumento delle pensioni da ottobre con la rivalutazione anticipata
Indice dei contenuti
Sul Dl Aiuti bis, in ogni caso, i Sindacati non hanno fatto salti di gioia. In quanto, su un totale di 14,3 miliardi di euro di risorse complessivamente stanziate, solo 1,5 miliardi di euro, con l’intervento sulle pensioni sopra indicato, sono destinati ai pensionati. Mentre per i lavoratori le risorse non vanno oltre il miliardo di euro. Questo in accordo con quanto dichiarato e messo in risalto da Maurizio Landini, che della CGIL è il segretario.
In altre parole, per i Sindacati l’aumento delle pensioni a partire dal prossimo mese di ottobre è del tutto insufficiente. Non basta per poter contrastare il carovita e, di conseguenza, la perdita di potere d’acquisto da parte dei pensionati.
A partire da quelli che prendono mensilmente degli assegni INPS di importo molto basso. Al punto che recentemente l’ex premier Silvio Berlusconi, in caso di vittoria di Forza Italia alle prossime elezioni, ha promesso pensioni a minimo 1.000 euro al mese.
Con il Dl aiuti bis il Governo Draghi si congeda aspettando le elezioni
Il Dl Aiuti bis, inoltre, è il provvedimento con cui sostanzialmente si congeda il Governo Draghi. Un Esecutivo che, dopo le dimissioni dell’ex presidente della BCE, resta attualmente in carica per il disbrigo degli affari correnti. Il che significa che, dopo le elezioni, spetterà al nuovo Governo varare provvedimenti a tutela dei lavoratori e dei pensionati. Tutti alle prese con un carovita come non si vedeva in Italia da decenni.
Lettura consigliata
Le differenze tra i vitalizi dei parlamentari e le pensioni dei cittadini