Aumento delle pensioni 2022 da ottobre per molti ma non per tutti

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Assegni INPS più corposi, a partire dal prossimo mese di ottobre del 2022, per i pensionati italiani. E questo grazie all’anticipo di tre mesi della rivalutazione che, altrimenti, sarebbe scattata a partire dal mese di gennaio del 2023.

In particolare, con il DL Aiuti bis il Governo italiano, guidato dal premier Mario Draghi che aspetta solo di passare la mano dopo le elezioni di settembre, ha infatti messo sul piatto un aumento pari al 2% delle pensioni. Proprio a titolo di anticipo della rivalutazione applicata sulle pensioni a partire dal 2023.

Ma per avere l’aumento in automatico da ottobre sul cedolino ci sarà un limite di reddito da rispettare. Ragion per cui l’assegno INPS sarà davvero più corposo per molti, ma in ogni caso non per tutti. Vediamo allora come e perché visto che c’è un vincolo ben preciso da rispettare.

Aumento delle pensioni 2022 da ottobre per molti ma non per tutti

Nel dettaglio, a partire dal prossimo mese di ottobre del 2022, l’anticipo e quindi la maggiorazione del 2%, a titoli di rivalutazione sulla pensione, spetterà ai pensionati sull’assegno INPS ad una condizione. Ovverosia se e solo se il reddito annuale da pensione non supera la soglia dei 35.000 euro.

In base a questi requisiti, l’aumento delle pensioni dal mese di ottobre del 2022 spetterà a circa 12,5 milioni di pensionati. Considerando i redditi dichiarati dai pensionati nel 2021. Mentre sono quasi due milioni i pensionati che saranno tagliati fuori dall’aumento. Proprio perché il loro reddito da pensione supera la soglia dei 35.000 euro. In altre parole, si tratta di quasi due milioni di pensionati che prendono mensilmente un assegno INPS lordo che è superiore alla soglia dei 2.692 euro al mese. Quindi, cittadini che non sono di certo titolari di pensioni minime.

La soglia chiave dei 35.000 euro di reddito, dal Bonus 200 all’esonero contributivo

Quella dei 35.000 euro, tra l’altro, è una soglia di reddito che è stata adottata dal Governo italiano per rafforzare, proprio con il Decreto Aiuti bis, l’esonero contributivo sulle busta paga dei lavoratori dipendenti. Innalzandolo fino alla fine del corrente anno dallo 0,8% all’1,8%. E con la retroattività a partire dal mese di luglio del 2022.

Così come quella dei 35.000 euro è stata pure la soglia di reddito da rispettare per riconoscere o meno il Bonus 200 euro. In più, proprio con il DL Aiuti bis il Bonus 200 euro è stato esteso pure ai collaboratori sportivi. Che lo prenderanno in automatico nel caso in cui abbiano già beneficiato in precedenza degli aiuti economici anti Covid.

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