Una pensione ogni tre è sbagliata a sfavore del pensionato. Si parla naturalmente di importi della pensione. Molte volte i pensionati dimenticano di chiedere all’INPS somme aggiuntive sulla pensione creando quell’autentico fenomeno che sono i diritti inespressi. Correggere la pensione è possibile tramite lo strumento della ricostituzione della pensione. Uno strumento che consente di ricalcolare la pensione sia per motivi reddituali e di diritti inespressi, che per motivi contributivi. Per i contributi però esiste pure un altro strumento che è quello del supplemento. Due strumenti che spesso vengono confusi ma che sono totalmente differenti.
Aumenti pensione per chi presenta domanda di ricostituzione o supplemento
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La domanda di ricostituzione della pensione è una domanda che il pensionato effettua per chiedere all’INPS di ricalcolare la sua pensione. Un ricalcolo dettato da un cambiamento della situazione reddituale del pensionato che magari ha una parte del trattamento collegato al reddito. Oppure dettato da contributi mai utilizzati per il calcolo della pensione. La domanda di supplemento invece riguarda esclusivamente i contributi versati e non utilizzati per il calcolo della prestazione derivanti da lavoro successivo alla quiescenza.
La ricostituzione della pensione e quando utilizzarla
Gli aumenti pensione per chi presenta domanda di ricostituzione o supplemento possono essere sicuramente importanti. La ricostituzione della pensione è probabilmente lo strumento più utilizzato dai pensionati ma soprattutto perché è collegato al modello RED e ad eventuali prestazioni aggiuntive sulla pensione collegate al reddito. Più raro che lo strumento della ricostruzione della pensione venga utilizzato per questioni contributive. Ciò non toglie che è uno strumento che si può utilizzare anche per questa motivazione.
Infatti nel momento in cui un pensionato si rende conto di aver ottenuto una pensione liquidata senza tenere in considerazione alcuni contributi, può richiedere la ricostituzione della pensione. I contributi non utilizzati però devono essere antecedenti la data della liquidazione della pensione. In pratica anche se sopraggiunti dopo, devono fare riferimento ad annualità precedenti. Questo può derivare dal versamento di contributi volontari successivi al pensionamento ma relativi ad autorizzazioni di annualità sopraggiunte prima di tale data. Oppure contributi da riscatto o da ricongiunzione, strumenti che possono essere utilizzati anche dopo un pensionamento ma che naturalmente fanno riferimento a periodi precedenti.
Il supplemento in sintesi
Con la ricostituzione si chiede all’INPS di ricalcolare la pensione alla luce della nuova contribuzione scoperta a nome del diretto interessato. In questo caso l’INPS provvede a ricalcolare la pensione e ad aggiungere al rateo mensile, le somme in più spettanti. Meccanismo praticamente identico quello del supplemento di pensione. La differenza però è che il supplemento può essere chiesto per contributi versati dopo la data del pensionamento. Si tratta in pratica di uno strumento utile a chi dopo aver ottenuto la pensione, continua a lavorare anche a periodi alterni o con lavori saltuari.
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