Aumenti delle pensioni da 68 a 136 euro al mese dal 2023 a causa di questo motivo a cui pochi pensano

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Il costo della vita è sempre più alto a causa degli aumenti dei prezzi delle materie prime che si stanno registrando da alcuni mesi. Giungere a fine mese solo con la propria pensione è sempre più difficile. Graditissimo, quindi, il Bonus di 200 euro che il Governo ha stanziato per la maggior parte dei cittadini e che dovrebbe arrivare a breve. Attenzione, però, alcuni beneficiari che non devono presentare domanda, dovranno consegnare al datore di lavoro un’autodichiarazione. Il Bonus in questione spetterà anche ai pensionati. Che per qualche mese, quindi, potranno tamponare le maggiori spese che dovranno sostenere con l’assegno mensile.

Proprio a questo riguardo l’aumento della pensione che va da 68 a 136 euro al mese arriva proprio a proposito. Aumenterà, di fatto, il potere di acquisto dei pensionati permettendogli di vivere un poco più serenamente.

L’aumento della pensione nel 2023 sarà senza precedenti

Quello che dovrebbe arrivare nel 2023  potrebbe essere un aumento molto sostanzioso delle pensioni. Ancora non è certo l’importo visto che deve essere comunicato ufficialmente per avere la sicurezza. Ma, senza alcun dubbio, si tratterà della rivalutazione più corposa degli ultimi decenni. E anche se la cosa può sembrare positiva per i pensionati, guardando la situazione nell’insieme c’è poco da gioire.

Per le pensioni, infatti, è prevista la perequazione automatica per adeguarle al costo della vita. E se nell’ultimo anno c’è stato un aumento dei prezzi, quindi, sicuramente ci sarà un aumento dell’importo della pensione. Proprio in tal senso, visto che l’inflazione sta galoppando, il prossimo gennaio ci sarà un adeguamento dell’assegno ai prezzi. E mentre con gli stipendi, quindi, si assiste ad una perdita del potere di acquisto per le pensioni questo non accade. Visto che l’adeguamento c’è di anno in anno.

Aumenti delle pensioni da 68 a 136 euro al mese dal 2023 a causa di questo motivo a cui pochi pensano

Lo scorso 1° gennaio l’incremento delle pensioni che c’è stato va considerato solo come provvisorio. L’incremento dell’1,7%, quindi, a gennaio 2023 già dovrà essere conguagliato. Visto che il tasso accertato è dell’1,9%. Ai pensionati, quindi, spetterà già un aumento con rispettivi arretrati per tutto il 2022, dello 0,2%. A cui sommare l’inflazione di quest’anno. Secondo quanto stimato dall BCE, infatti, l’inflazione del 2022 è stata del 6,8%. Si tratta di una crescita di oltre tre volte superiore a quella registrata lo scorso anno. Ma si tratta, in ogni caso, di un dato che andrà confermato.

Supponiamo che sia confermata come percentuale di aumento dell’inflazione 6,8%. Le pensioni con importo fino a 4 volte il trattamento minimo INPS avrebbero diritto ad una rivalutazione al 100%. Cosa significa? Che per le pensioni di 1.000 euro ci sarebbe un aumento del 6,8%, pari a 68 euro. Per le pensioni di 2.000 euro l’aumento sarà di 136 euro al mese. L’aumento spetta, ovviamente, anche per le pensioni di importo più alto o più basso.

Ovviamente bisogna attendere la comunicazione del tasso di inflazione per il 2022 prima di avere certezza di quello che sarà l’aumento delle pensioni.

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