Aumenteranno i prezzi della bolletta dell’elettricità per l’estate. La protesta del Codacons

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A partire dal prossimo 1 luglio aumenteranno   i prezzi della bolletta dell’elettricità per l’estate. Specificamente, vi sarà un calo del 6,7% per la bolletta del gas e un rialzo del 3,3% per l’elettricità. Il tutto è legato all’incremento dei costi per il funzionamento del sistema. Così varieranno le tariffe per le famiglie in regime di tutela, che beneficeranno di un risparmio complessivo di 212 euro nell’anno. A renderlo noto è l’Arera, Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

Aumenteranno i prezzi della bolletta dell’elettricità per l’estate. Cosa succederà nello specifico

Nel secondo trimestre si sono registrati dei forti ribassi, ossia: del 18,3% per l’elettricità e del 13,5% per il gas. Nel terzo trimestre, invece, che comprenderà il mese di luglio, le tariffe della luce elettrica riprenderanno a salire. Ciò succederà proprio nel periodo estivo, quando crescono i consumi elettrici degli italiani per condizionatori e impianti di climatizzazione, determinando un maggior esborso per le famiglie.

E’ quanto lamentato dal Codacons, che ha commentato negativamente le variazioni tariffarie comunicate da Arera.

Con le nuove tariffe che scatteranno dal prossimo 1° luglio gli utenti finiranno per pagare il 49,17% di tasse sulla bolletta del gas. Inoltre pagheranno, il 39,13% in più sull’elettricità. Questo significa, dice il Codacons, che nel 2020, ogni famiglia pagherà 495 euro di tasse sul gas e 194 euro sulla luce. E sottolinea che ciò avverrà in un momento in cui milioni di nuclei, si ritrovano in grandi difficoltà e fanno fatica a pagare le bollette.

L’Autorità precisa che il rialzo della bolletta elettrica è sostanzialmente legato ad un aumento dei costi per il funzionamento ed equilibrio del sistema.

Si tratta dei cd. costi di dispacciamento. Inoltre, tra le singole componenti della bolletta elettrica l’aumento è legato anche al rialzo della componente materia energia. Detto rialzo, come detto, è, a sua volta determinato da un aumento del +3,6% della voce di dispacciamento, controbilanciato da un -0,3% della voce energia. Rimangono invece invariati gli oneri generali e le tariffe regolate di rete. Invece, per il gas naturale invece c’è un forte calo della spesa per la materia prima, pari al -7% sulla spesa della famiglia tipo. Detto calo è, in parte, controbilanciato da un lieve aumento delle tariffe regolate di trasporto e distribuzione (+0,3%). Anche qui rimangono stabili gli oneri generali.