Negli ultimi due mesi aumentano i beneficiari di reddito di cittadinanza e di pensione rispetto a gennaio. Si sono registrati 142mila nuclei familiari e c’è da capire se ha generato questo incremento la situazione attuale per il coronavirus. Su un punto intanto non ci sono dubbi: le condizioni di povertà in Italia aumentano del 9%.
La misura del reddito di cittadinanza e di pensione va incontro proprio alle difficoltà delle condizioni di vita delle fasce più deboli. Con i dati aggiornati a metà aprile nel database dell’Inps si registrano 1,8 milioni di famiglie richiedenti mentre i beneficiari sono 1,28 milioni.
Il maggior numero di domande sono pervenute dalle regioni meridionali e dalle isole, poi dal nord e infine dalle regioni del Centro.
A cosa è dovuto questo aumento
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L’Inps rispetto all’aumento delle domande per l’assegno di cittadinanza prova a dare una spiegazione. Tutto è riconducibile alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica per l’Isee dell’anno corrente. Questo certificato fiscale serve per accertarsi della situazione reddituale e patrimoniale. Non è però da escludere che aumentano i beneficiari di reddito di cittadinanza e di pensione anche per colpa delle misure restrittive per il coronavirus. Questo sarebbe solo un primo passo. Gli effetti peggiori, dell’aumento della povertà, si vedranno nei prossimi mesi poiché senza lavorare le famiglie dovranno fare i conti con l’erosione del reddito.
Perché molti stanno aggiornando la posizione
Nonostante siano in corso la sospensione degli obblighi di comunicazione delle variazioni fino all’1 giugno, molti lo stanno comunicando l’aggiornamento poiché l’Isee si basa sui redditi di due anni precedenti. Se la situazione è peggiorata da un anno all’altro, c’è la possibilità di rivedere la propria posizione in modo da prendere un assegno più alto di reddito di cittadinanza e di pensione.
Le lamentele
Ci sono dei casi in cui, l’aggiornamento è stato fatto nei termini stabiliti ma sulla propria carta i percipienti il reddito di cittadinanza e di pensione non hanno ancora trovato l’importo esatto. Questa anomalia sarà dovuta per il lavoro a singhiozzo degli uffici preposti dell’Inps. Non c’è nulla da temere, i soldi in più saranno caricati nei mesi prossimi se dovuti.