Nell’ultimo anno si sono verificate oscillazioni importanti nel comparto delle commodities agro alimentari: spiccano aumenti dei prezzi innescati dalle più svariate ragioni, compresi gli allarmi sanitari. Lo scenario è ancora in evoluzione e possiamo aspettarci ulteriori incrementi di prezzo anche per quanto riguarda le uova.
Negli Stati Uniti, di recente, i consumatori si sono trovati di fronte a un fenomeno apparentemente inspiegabile: prezzi delle uova schizzati a +60% e scaffali semi vuoti. Questo alimento base, fin ad oggi considerato sano e soprattutto economico, rischia di diventare un altro bene prezioso di cui fare scorta quando ci sono le offerte. In Europa le cose non vanno molto meglio: dal 2024 ad oggi il prezzo delle uova ha visto un +25% e si presume che sia solamente l’inizio di ulteriori rincari.
Perché il prezzo delle Uova è aumentato così tanto
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Secondo alcuni esperti statunitensi, siamo di fronte a una sorta di “tempesta perfetta” che sta investendo il Mercato delle Uova. Un mix di fattori che lascia poco adito a dubbi: nel 2025 c’è il rischio concreto che il prezzo di uno degli alimenti base per eccellenza raggiunga record mai registrati prima.
I segnali hanno cominciato a diventare concreti già nel 2024, quando i consumatori americani hanno dovuto far fronte a rincari di oltre il 60%. L’aumento del prezzo delle Uova, negli States, va individuato principalmente nell’emergenza sanitaria causata dall’Influenza Aviaria. Dai rapporti di Animal and Plant Health Inspection Service dell’USD emerge che l’epidemia di H5N1 ha colpito in 2 anni più di 100mila uccelli, comprese le galline ovaiole. Le maggiori perdite si sono verificate in Utah, Washington e Oregon, Regioni chiave per la produzione di uova.
Non bisogna dimenticare che oltre alla catastrofe sanitaria (considerata la peggiore della storia) anche in America l’inflazione e i maggiori costi di produzione hanno determinato l’altissimo prezzo finale. In più, l’aumento della domanda in prossimità delle festività natalizie ha innescato il rialzo fisiologico del prezzo. Scenari di scaffali vuoti e di corsa all’acquisto di uova si sono verificati a più riprese. Secondo un report del Center for Infectious Disease Research and Policy, alcuni supermercati hanno addirittura dovuto applicare limitazioni al numero di confezioni acquistabili, per gestire meglio le forniture.
E in Europa? Al momento l’aumento del prezzo si assesta al 25%, ma non è un segnale da sottovalutare. Un rapporto dell’European Union Reference Laboratory ha evidenziato ben 171 focolai di Influenza Aviaria, di cui 22 negli allevamenti di galline ovaiole. Le insicurezze sulla produzione e la maggiore domanda hanno contribuito all’impennata dei prezzi.
Quali sono le prospettive per il 2025
In uno scenario molto complesso come quello sopra citato, non è difficile immaginare che il prezzo delle uova è destinato a salire anche nel 2025. Una previsione della Commissione Europea sottolinea che la produzione aumenterà solamente dello 0,5%, una percentuale troppo bassa per sopperire alla domanda del mercato. E lo spettro dell’Influenza Aviaria è dietro l’angolo.
Stando ai segnali intercettabili al momento, non è inverosimile immaginare scenari come quelli avvenuti negli States: scaffali semi vuoti e prezzi alle stelle. Proprio come per il Burro, il cui prezzo è aumentato considerevolmente nel 2024, anche per le uova e i prodotti correlati potranno innescarsi meccanismi dannosi per i consumatori finali.
Cosa possono fare i consumatori per proteggere il loro potere d’acquisto
In America sempre più cittadini stanno pensando di ricorrere ad allevamenti di galline da cortile, in modo da proteggersi dal rialzo dei prezzi e dalle incertezze di un mercato in difficoltà. Gli esperti hanno divulgato consigli su come approfittare delle offerte per fare scorta di uova, sebbene il prodotto per sua natura sia difficilmente conservabile a lungo.
In Europa e in Italia non si ha ancora una situazione di “emergenza”, ma non dimentichiamoci che l’inflazione è ancora instabile. Il consiglio è quello di tenere d’occhio il Mercato, in modo da attutire il più possibile un’eventuale – e molto probabile – impennata dei prezzi.