Aumenta il prezzo del Burro, oggi vale più dell’Oro: ecco perché e qual è la tendenza futura

Aumenta il prezzo del Burro, oggi vale più dell'Oro: ecco perché e qual è la tendenza futura

Molti consumatori, andando al supermercato, hanno sicuramente notato un aumento del prezzo del burro, che non è riconducibile soltanto all’inflazione. Sono infatti molteplici le cause di un fenomeno che da un lato favorisce gli investitori ma che al contempo impoverisce famiglie e aziende.

Attualmente, e in realtà da alcuni anni, il burro è diventato un investimento che rende molto più dell’Oro, il bene rifugio per eccellenza. Chi non si intende o non si interessa di commodities potrebbe però chiedersi le motivazioni che sono alla base degli aumenti di prezzo di un alimento “comune” come il burro. I medesimi meccanismi, tra l’altro, si riversano anche sul latte e formaggi, e di conseguenza su tutti i prodotti per la cui lavorazione servono questi ingredienti.

Quanto costa il Burro in Italia e in Europa

Nel mercato delle materie prime, il burro è divenuto uno degli investimenti più redditizi, superando di fatto l’Oro, il Petrolio e altri Metalli preziosi. Durante gli ultimi 5 anni, si sono visti rialzi costanti fino ad arrivare all’80%. I consumatori finali, coloro che acquistano il burro per cucinare così come per le aziende che lo utilizzano a livello industriale, hanno dovuto subire – dati di novembre 2024 – incrementi anche oltre il 40%.

Secondo l’ultimo rapporto UE al 24 dicembre 2024, la Slovacchia ha visto aumenti del 49%, la Germania e la Repubblica Ceca del 40% e la Polonia del 49,2%, tanto che in questo Paese è quasi divenuto un caso politico. In Italia le cose non vanno meglio: oggi per un panetto di burro da 250 gr. si possono spendere dai 2,5 euro fino agli oltre 4 euro, a seconda del marchio e/o della qualità.

Il dato che distingue l’Italia dagli altri Paesi UE è il fatto che nella cultura alimentare trova molto più spazio l’Olio Extra Vergine di Oliva. Secondo la società di analisi del mercato lattiero-caseario CLAL, “dall’anno scorso il costo del burro è aumentato in media del 44% in Italia. Ma il prezzo non desta lo stesso allarme che suscita nelle parti d’Europa dipendenti dal burro“.

Perché il prezzo del Burro è aumentato così tanto?

Le motivazioni che si celano dietro a questo innalzamento costante del prezzo sono diverse e concatenanti. Innanzitutto si è vista una minor produzione di latte a causa della chiusura di molte aziende, soprattutto dopo gli aumenti del prezzo dell’energia. Energia che sta diventando un costo insostenibile per via della guerra in Ucraina e delle dispute geopolitiche in atto.

Gli esperti ricordano però che la minor quantità di latte sia anche una delle conseguenze delle malattie che circolano negli allevamenti. Parliamo ad esempio delle epidemie di “lingua blu” e dell’influenza aviaria. Persino la siccità ha messo in difficoltà gli allevatori, poiché le mucche “stressate” hanno prodotto meno latte, e con minori quantità di grasso.

Inoltre, i produttori di latte hanno preferito investire nel comparto dei formaggi, più redditizio. Questo ha innescato una minore offerta sul mercato, e quando c’è meno prodotto disponibile sappiamo che il rialzo del prezzo è una conseguenza fisiologica. Non da ultimo, consumatori e industrie alimentari hanno quasi completamente messo al bando l’Olio di Palma, un tempo molto più popolare ed economico rispetto al burro.

La pubblicazione di alcuni studi scientifici, poi, ha innescato ulteriori reazioni nelle oscillazioni del prezzo del burro. Le informazioni divulgate dagli esperti hanno fatto alzare la domanda poiché si ritiene che questo alimento sia molto salutare, in grado addirittura di prevenire varie forme di diabete.

Tendenze di mercato: le previsioni degli esperti

Stando a tutte le dinamiche sopra riportate, non è difficile immaginare che il prezzo del burro vedrà ulteriori aumenti. Questo prodotto sta diventando una risorsa sempre più apprezzata e interessante dal punto di vista degli investimenti. Ma non mancano alcune perplessità legate alle difficoltà delle aziende produttrici, che si trovano di fronte a costi sempre più elevati. L’evoluzione del mercato del burro, inoltre, potrà incidere profondamente su tutto il settore lattiero caseario nonché su quello dei prodotti industriali realizzati con questo ingrediente, non sempre sostituibile con la margarina.

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