Non pensavamo fosse realmente possibile, nel senso che non immaginavamo quanto gli attacchi informatici potessero danneggiare il sistema Paese. Così, di fronte alla minaccia a mezzo Telegram del collettivo Killenet, i filorussi scrivono di prevedere «un colpo irreparabile per l’Italia» e l’ora annunciata è le 17 di oggi. Il CSIRT (Computer Security Incident Response Team) nel pomeriggio di ieri ha divulgato una nota ufficiale. «Continuano a rilevarsi segnali e minacce di possibili attacchi imminenti ai danni, in particolare, di soggetti nazionali pubblici. Ancora, soggetti privati che erogano un servizio di pubblica utilità o soggetti privati la cui immagine si identifica con il Paese Italia»
Le indicazioni del CSIRT
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In molti cresce l’attesa alle ore 17, perché si teme il peggio. L’Ente di Sicurezza nell’ambito delle attività di monitoraggio rileva «segnali e minacce» e raccomanda tutti gli operatori di implementare tutte le azioni che egli stesso suggerisce. Nello specifico riguardo alle «mitigazioni delle vulnerabilità maggiormente sfruttate da attori malevoli di matrice russa ed alle misure di mitigazione degli attacchi di tipo DDoS». Quel che più si teme, da quel che si apprende, è che, oltre a danneggiare siti e sistemi, possano anche essere rubati dati.
Attesa alle ore 17 per l’attacco informatico «irreparabile per l’Italia», la minaccia che rileva il CSIRT
Le aggressioni pregresse denominate di tipo DDoS si sostanziano in una modalità capace di creare un grosso sovraccarico del traffico. In questo modo il sistema va in tilt. E pare che tali azioni rappresentino solo l’antipasto di quel che intendono ancora compiere. Si tratta del pieno della guerra ibrida, che, cioè, coinvolge anche il mondo del cyber.
Quali sono i rischi maggiori?
Anzitempo abbiamo intervistato il professor Roberto Setola, docente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Setola è anche Direttore del Master in Homeland Security. Il testo ci ha dato lumi sui possibili effetti di un attacco hacker di rilievo che potrebbe mandare in tilt un aeroporto o anche il sistema ferroviario. E per quest’ultimo caso abbiamo già avuto un’avvisaglia lo scorso mese di marzo, quando è stato messo fuori uso il sistema della vendita di biglietti. Per la minaccia odierna, il CSIRT raccomanda di far riferimento alle indicazioni guida disponibili sul sito ufficiale per tentare di minimizzare i danni.
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