Attenzione, sta arrivando una tassa patrimoniale sui redditi più alti per finanziare la ripresa economica globale dopo la pandemia. È un’idea del Fondo Monetario Internazionale (FMI) che suggerisce ai governi mondiali di creare un balzello almeno “una tantum”. Che dovrebbe gravare sui redditi alti o sui grandi patrimoni, per ridurre le disuguaglianze sociali.
Ma l’idea di alzare le tasse sui redditi più alti e di andare avanti così, non solo episodicamente ma per il futuro, è vista con molto favore. Ecco le prime notizie raccolte da Noi della Redazione di ProiezionidiBorsa.
È chiaro che questa novità in Italia, dove le casse del Tesoro sono in crisi, scatenerà una vera e propria “caccia al tesoro” nelle tasche delle famiglie.
Il nuovo traguardo delle Nazioni
Attenzione, stanno preparando la tassa di solidarietà: una patrimoniale mondiale suggerita dal FMI. In questo momento il miglior investimento possibile da fare, spiegano dal FMI, anche con un piccolo capitale, è puntare sui vaccini.
La sfida si gioca soprattutto sul piano delle immunizzazioni: se la pandemia globale sarà posta presto sotto controllo, il rafforzamento della crescita economica è il secondo traguardo al quale dobbiamo puntare.
Attenzione, stanno preparando la tassa di solidarietà: una patrimoniale mondiale suggerita dal FMI
Per quanto riguarda l’Italia, il rapporto debito PIL salirebbe, secondo il Fondo Monetario Internazionale, del 157,1% per quest’anno. Per poi cominciare a scendere negli anni successivi, anche se è destinato a restare sopra questa soglia stratosferica almeno fino al 2026, dicono i loro analisti.
Quest’anno si attesterà all’8,8%, poi potrà cominciare a ridursi per arrivare al 5,5% nel 2022. Insomma, a sentire loro, i conti italiani non potranno ricominciare a crescere prima del 2024.
Abbiamo un “piano B” alla supertassa (speriamo)
Ma la cabina di regia del Governo Draghi non la pensa così. Visto l’ampio dispiego di scarsa solidarietà tra Stati sperimentata durante la pandemia, è chiaro che l’ex Presidente della BCE non ha nessuna intenzione di mettere ancora più in ginocchio le famiglie del primo Paese europeo che ha fronteggiato il Covid. E neanche di scoprire in anticipo le nostre carte sulla strategia “boost”, quella che ci porterà prima possibile fuori dalla crisi.
Abbiamo, però, la certezza che, nel mix di agevolazioni per la ripartenza, si presume da fine estate, ci saranno corsie preferenziali per il commercio e il turismo che tanto stanno soffrendo. E hanno portato in piazza gli animi più esasperati.
Ma anche per l’export agroalimentare e fashion dei nostri prodotti. Perché tutto il mondo, appena potrà girare pagina, possa “sognare Italia”: “dreaming Italy”. E metterla al centro dei propri acquisti top.