Un riccio ispira sempre protezione e simpatia, è un animaletto che suscita sempre un sorriso. Ma in settembre e ottobre se ne vedono molti in difficoltà. Pochissimi sanno davvero cosa fare per salvarli quando li trovano in giro spaesati o feriti. Ma attenzione solo così possiamo salvare un riccio se lo troviamo malato in giardino: seguendo le regole suggerite dai Centro recupero animali selvatici (CRAS).
Cosa fare se il riccio si appallottola
Ecco cosa non dobbiamo fare se troviamo un riccio appallottolato in giardino in pieno giorno. Non dobbiamo pensare che si sia appisolato e muoverlo avanti e indietro per svegliarlo. È un animale che sta soffrendo e si protegge. Se un riccio si appallottola e tiene le zampine aderenti al corpo, spostiamolo in un prato, se si trova vicino al ciglio della strada. Ma se ciò accade di giorno, c’è qualcosa di strano. I ricci sono animali notturni, dunque controlliamolo bene da vicino. Se notiamo ferite o sangue sulla bocca, sul corpo o sulle zampe, è meglio raccoglierlo. Potrebbe essersi ferito cercando di passare sotto una recinzione. Oppure ha avuto un brutto incontro con un cane. Se il riccio è coricato su un fianco o se è appallottolato ma con una zampina che resta all’esterno, può avere un arto rotto.
Osserviamo anche il colore
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Se gli aculei sembrano opachi, se la palla che ha formato è di forma ovale, vuol dire che è denutrito. Bisogna portarlo dal veterinario perché altrimenti non ce la farà a superare l’inverno. I ricci vanno in letargo a fine ottobre. Per affrontare l’inverno devono pesare almeno 650 grammi e avere una riserva di grasso sufficiente. I piccoli nati a fine estate potrebbero avere poco tempo per prendere peso e rintanarsi. Molto dipende dal territorio dove vivono e dalla quantità di insetti che riescono a trovare.
Come sfamare il riccio trovatello
Se vogliamo sfamare un riccio in difficoltà va bene il cibo per gatti, sia umido che croccantini. E non mettiamogli la ciotola vicina a quella del gatto, che potrebbe infastidirlo. Scegliamo solo quelli al pollo e manzo, niente pesce. Non proponiamogli delle lumache: le mangiano però soprattutto ai piccoli posso trasmettere dei parassiti. Niente pane e niente latte di mucca che sono davvero pericolosi per il suo stomaco. Per offrire il cibo utilizziamo dei piccoli sottovasi di plastica col bordo.
Attenzione ai parassiti
Se vediamo gli aculei cosparsi di piccole uova bianche, minuscole come semi di sesamo, si tratta di un’emergenza. Il riccio è stato assalito da mosche carnarie, dunque è attaccato da larve che appena uscite dalle uova, mangiano la carne viva. Portiamolo dal veterinario e ricordiamo che per legge non possiamo tenere un animale selvatico in casa. Dunque niente stranezze in un bilocale metropolitano. Prendiamolo delicatamente con un asciugamano o un paio di guanti da giardiniere. Mettiamolo in una scatola di cartone con una borsa dell’acqua calda avvolta in un panno. Oppure copriamolo con una copertina di pile. Copriamo la scatola con un pezzo di tulle o retina anti mosche.
Attenzione solo così possiamo salvare un riccio se lo troviamo malato in giardino
Se il riccio appare affaticato ma si muove da solo, poniamo il sottovaso col cibo vicino a una siepe in cui possa rifugiarsi. I ricci vanno volentieri anche sotto cataste di legna, cumuli di foglie. Costruiscono nidi per allattare i cuccioli e li abbandonano in tutta fretta se arriviamo troppo vicino col decespugliatore o se abbiamo deciso di rimestare le foglie col forcone. Se abbiamo avvistato dei ricci in giardino, copriamo tombini e buche. Mettiamo il telone alla piscina, eliminiamo il cloro se è possibile. Compriamo un’isola galleggiante per non farli affogare in acqua in un negozio di animali.