Attenzione se hai un ritratto ottocentesco in casa può valere una fortuna

ritratto

Hai in casa o in soffitta un ritratto di un antenato ottocentesco? Un dipinto dal tratto vivo, reale e non celebrativo di cui non conosci l’autore? Fallo esaminare subito da un esperto. Perché potresti scoprire di avere in casa un tesoro. Un dipinto eseguito da un ‘Macchiaiolo’, un artista appartenente al famoso movimento pittorico del secondo Ottocento.

Tesori toscani dispersi nel Nord Italia tra le due guerre

Attenzione se hai un ritratto ottocentesco in casa può valere una fortuna. Perché tra le due guerre, le collezioni storiche toscane dei cultori della pittura dei Macchiaioli furono vendute e disperse. Emigrarono, infatti, nel ricco Nord industriale, tra Lombardia e Veneto, ma anche in direzione di Roma. Dunque, molti pezzi di qualità stanno emergendo oggi in giro per la Penisola, in occasione di lasciti e successioni. Per capire meglio che tipo di ritratti siano oggi all’attenzione di musei e mercanti, bisogna recarsi a  Firenze. A osservare attentamente il nucleo principale delle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Mentre a Padova, dal 24 ottobre al 18 aprile, è in programma la mostra “I Macchiaioli. Capolavori dell’Italia che risorge”, allestita a Palazzo Zabarella. Dove sono, appunto, esposti celebri capolavori e alcuni rari inediti riconosciuti dagli esperti.

Chi erano i Macchiaioli

Avere un  ritratto ottocentesco in casa può davvero valere una fortuna. Fernando Mazzocca, storico dell’arte a livello internazionale, tra i massimi specialisti di pittura dell’Ottocento Romantico è il curatore dell’esposizione a Palazzo Zabarella. È dedicata, infatti, a questo movimento di pittori e ospita anche quadri inediti, scoperti di recente in case private e in piccole collezioni dimenticate. I loro autori erano chiamati “Macchiaioli” in una accezione fondamentalmente negativa. Sbeffeggiati dalla critica ufficiale, i Macchiaioli erano artisti moderni e in un certo senso d’avanguardia, contemporanei di Mazzini, Garibaldi, Van Gogh. Questi grandi patrioti progressisti avevano dato vita a una delle sperimentazioni del naturalismo ottocentesco, spiega Mazzocca. Prediligevano un nuovo modo di rappresentare la realtà, vista senza filtri e con uno spirito antiretorico.

Attenzione se hai un ritratto ottocentesco in casa può valere una fortuna

I Macchiaioli utilizzavano una tecnica affine a quella dei pittori impressionisti francesi, anche se tecnicamente distanti. Producevano lavori che non erano compresi e apprezzati dal grande pubblico. Ma alcuni contemporanei ne avevano compreso il talento: li incoraggiavano, compravano le loro opere e li appoggiavano finanziariamente. La rassegna ricorda e valorizza i mecenati che sostennero grandi maestri come Silvestro Lega, Giovanni Boldini, Antonio Puccinelli, Giovanni Fattori, Emilio Cecchi.