Attenzione, questo fungo non si mangia ma lascia tutti a bocca aperta

borsa

Attenzione a quelli che scendono da un aereo e arrivano direttamente in spiaggia o in barca con una borsa da viaggio super minimal, liscia: senza nessun genere di fronzoli o decori. Ma quando la avvistano, tutti si alzano per andare ad ammirarla e a toccarla.

Spieghiamo subito che cominciano a circolare nel Mondo borse da viaggio fatte di un materiale innovativo, che ha infranto “il muro del suono” nel settore della pelletteria. Frutto di una vera e propria rivoluzione nella concezione degli accessori. Sono borse realizzate col derivato del micelio, vale a dire da un fungo.

Dunque, attenzione: questo fungo non si mangia ma lascia tutti a bocca aperta. Soprattutto quando lo tocchiamo trasformato in borsa da viaggio.

Attenzione: questo fungo non si mangia ma lascia tutti a bocca aperta

La borsa ai funghi è una rivoluzione epocale

Invece di pensare al condimento migliore per il risotto (a proposito, ecco qui come farlo perfetto), qualcuno ha provato a pensare come possiamo impiegare i funghi in un modo diverso. E goderci in altro modo quella superficie setosa e morbida che i miceli ci offrono al tatto.

La stessa che apprezziamo nelle pelli conciate di tutti gli animali del Mondo. Beh, quello scienziato ce l’ha fatta. Questa borsa, che porta il nome del suo traguardo e delle potenti cascate del fiume Zambesi, la produce la maison francese che ha scelto il nome antico del dio Apollo.

Riutilizzo e biotecnologia

Neanche a dirlo, la parola d’ordine per tutti i brand del lusso ora è una sola: riutilizzo e biotecnologia. Sono tutti lanciatissimi nella creazione di accessori ecosostenibili fino all’ultima borchia. Ma anche se arriveranno dalla spazzatura, siamo certi che non costeranno poco.

Riciclare con stile farà guadagnare cifre da capogiro che molti pagheranno volentieri. Il motivo è presto detto. Quando siamo arrivati su Marte, ci siamo resi conto che, per ora, da queste parti, di pianeti come il nostro non ce ne sono. Non ce ne sono popolati di piante. E soprattutto di animali.

Non ci occupiamo abbastanza degli animali

Proteggere l’esistenza degli animali è diventata un’esigenza di molte persone, anche quelle che vivono tutta una vita nelle città. E in una savana o nella jungla non ci sono mai stati, né ci andranno.

Questo progetto di altissimo valore, nel rispetto della Terra, piacerà molto anche agli animalisti a metà. Quelli che non si mettono la pelliccia, ma adorano la fiorentina, il patè e i sedili di nappa. Permetterà di creare oggetti che possono somigliare straordinariamente al cuoio. Che piace a tutti e offre un confort ineguagliabile.

Finalmente, dal fungo in poi, possiamo sviluppare una nuova scuola di artigianato biotecnologico. E una sfilza di nuovi mestieri.

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