“Buon vino fa buon sangue” recita uno dei detti popolari più antichi. Eppure per far buon sangue il vino deve essere anche genuino. Oppure si rischia un forte mal di testa o peggio.
Purtroppo non tutti conoscono il terribile commercio di vino “falso”. Con questo termine si vuole indicare un prodotto contraffatto, un vino che di uva non ne ha mai vista. La scoperta è che negli ultimi anni si è verificato un aumento di vini con basi chimiche e non naturali.
La Redazione di PdB si fa portavoce della notizia che ha sconvolto gli amanti del vino. Attenzione quando si acquista vino perché si potrebbero avere brutte sorprese. Ecco perché grazie ai consigli di un esperto, oggi tutti possono conoscere il modo per evitare i falsari del vino.
Etichette contraffatte e niente uva
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L’allarme dilaga già da qualche anno tra gli scaffali dei maggiori produttori e consumatori di vino. Nel 2011, erano state prodotte e sequestrate centinaia di imitazioni di bottiglie con etichetta contraffatta.
Oggi la situazione è anche più grave. Per questo è necessario che il consumatore abbia degli strumenti utili per evitare l’acquisto di bottiglie falsificate o, ancor più grave, di vino sintetico. Per questa ragione, la fondatrice di DateMyWine.com ed esperta di vino Clare Reeves, si fa portavoce della causa e dà alcuni consigli. Grazie a questi tutti potranno acquistare un vino senza timore.
Attenzione quando si acquista vino perchè si potrebbero avere brutte sorprese
La Reeves afferma che in un primo momento la falsificazione si verificava solo per vini costosi. Recentemente, la scoperta della presenza di bottiglie false o di vino sintetico anche nei supermarket o nelle botteghe indipendenti.
La prima regola è che se una bottiglia importante si vende a un prezzo stracciato, probabilmente è una truffa. Per l’acquisto di certi tipi di prodotto bisogna rivolgersi a enoteche o aziende di fiducia.
La seconda regola fondamentale consiste nel guardare l’etichetta: carta di scarsa qualità, immagini o scritte con errori sono segnali di qualcosa che non va. Se capita poi di comprare una di queste bottiglie per errore, ecco come accorgersene: un gusto “strano”, che sa di chimico, deve fare smettere immediatamente di consumare quel vino. Bere prodotti addizionati con agenti chimici, zuccheri e dolcificanti sintetici, può portare mal di testa, nausea, mal di stomaco.
La terza e ultima regola è di preferire l’acquisto di bottiglie da rivenditori specializzati o dagli stessi produttori. Andare nelle cantine può essere una splendida esperienza e non si rischia di bere vino sintetico.
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