Milioni di italiani hanno i propri risparmi investiti in buoni fruttiferi postali (BFP). Alla base del successo di questi prodotti abbiamo la diffusione territoriale degli sportelli di Poste Italiane e la facilità nel sottoscriverli. In questa sede tuttavia parleremo di rendimenti e faremo delle importanti specifiche.
Come funzionano i buoni fruttiferi postali?
Indice dei contenuti
I BFP offrono al risparmiatore una molteplicità di vantaggi, che qui riassumiamo.
Non hanno costi di sottoscrizione, gestione e rimborso, che può avvenire in qualunque momento. Cioè dal giorno dell’acquisto fino alla scadenza sono sempre rimborsabili al 100% del loro valore nominale.
Hanno il vantaggio della tassazione agevolata al 12,50% sugli interessi attivi, e si paga l’imposta di bollo solo se il valore di rimborso supera i 5mila euro.
Godono inoltre della garanzia dello Stato e sono sottoscrivibili a partire da 50 euro e relativi multipli, quindi molto alla portata del piccolo risparmiatore.
Vediamo come funzionano gli interessi
Passando agli interessi, i rendimenti sono sempre attivi, fissi e crescenti nel tempo.
Al netto di ciò, va notato che i rendimenti di questi strumenti siano in realtà molto risicati. Sia sul breve che sul medio e lungo periodo vari prodotti concorrenti arrivano ad offrire di più.
I tassi sono poi quasi sempre del tipo step-up, nel senso che crescono all’aumentare del periodo di possesso. E vengono riconosciuti allo scadere delle finestre temporali previste da ogni singola tipologia di buono.
Ad esempio quello ordinario riconosce gli interessi dopo il 1° anno dall’acquisto e poi ad ogni bimestre. Invece il buono 4X4 li riconosce al termine del 4°, 8°, 12° e 16° anno. Cioè maturano sin dal giorno dell’acquisto ma il riconoscimento è previsto solo ai tempi precisati dal titolo.
Infine la questione centrale che a noi interessa: quando vengono corrisposti? Bene, per incassare gli interessi bisogna chiedere il rimborso del buono. Infatti, attenzione perché solo così gli interessi del buono fruttifero postale si possono incassare per fare una vacanza al mare o in montagna, per esempio.
Al riguardo va distinto il buono cartaceo da quello dematerializzato. Il 1° infatti è indivisibile e quindi non è rimborsabile parzialmente in anticipo. Invece a quelli dematerializzati è consentito il rimborso frazionario nella misura dei multipli di 50 euro, tranne piccole varianti per il buono 7insieme e i buoni impresa.
Dunque attenzione, perché solo così gli interessi del buono fruttifero postale si possono incassare per fare una vacanza al mare o in montagna
Dunque, come quadrare il cerchio tra buoni e vacanze, tra desideri di evasione e la sacralità del risparmio? Anzitutto proviamo a mettere in atto queste 7 regole d’oro per andare in vacanza con sconti del 50%.
In secondo luogo dovremmo sempre avere dei risparmi da parte per qualunque esigenza futura e imprevedibile. Quindi laddove non fosse proprio possibile ovviare o fare diversamente, cercare sempre di non azzerare del tutto i risparmi accumulati.
Approfondimento
Quanto si guadagna con 10.000 euro investiti in buoni fruttiferi postali?