Molti quando navigano sul web non sono consapevoli delle insidie che possono trovare. Infatti i siti, ma anche alcuni nostri spazi “personali” come la casella di mail e i social media, possono essere usati da terzi contro di noi. Tutti possiamo cadere in queste trappole tese a nostro discapito, ma tenersi costantemente informati sull’andamento di queste truffe può essere un buon modo per evitarle. Allo stesso modo è necessario anche sapere come riconoscere i segnali che potrebbero farci sospettare che qualcosa non va. Oggi per questo continuiamo su questa falsariga, spiegando perché diffidare di alcune comunicazioni che sembrano inviate da parte di questa app di messaggistica molto usata. Per questo è necessario fare attenzione perché questo messaggio può facilmente ingannare anche gli utenti più esperti e attenti. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come difenderci.
Fatta la legge, trovato l’inganno
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Prima di tutto teniamo a precisare che tutto quello che accade non è responsabilità di WhatsApp stesso. Infatti, come abbiamo già visto nel caso di Airbnb, spesso i malintenzionati sfruttano con un preciso intento il nome di questi marchi molto famosi. Copiano infatti la loro grafica e il modo di esporsi per indurre le persone a cliccare sul materiale dannoso che inviano. Spesso, quando questo accade, gli enti erogatori dei servizi ne sono consapevoli e rilasciano sul loro sito dei brevi comunicati stampa in cui spiegano la situazione. Quindi prima di aprire dei file potenzialmente pericolosi è meglio visitare le pagine ufficiali per vedere se ci sono delle comunicazioni simili. In alternativa si può anche fare una chiamata per accertarsi con un operatore della natura di ciò che si è appena ricevuto.
Attenzione perché ricevere un vocale di WhatsApp via mail potrebbe nascondere dei ladri pronti a rubarci dati e soldi
Passiamo però al dettaglio di questo raggiro, spiegandone la dinamica. Controllando la nostra casella di posta elettronica dobbiamo fare attenzione perché ricevere un vocale di WhatsApp tramite mail potrebbe avere gravi conseguenze. Generalmente questa mail non viene classificata come spam perché proviene da un indirizzo sicuro. Al suo interno c’è un tasto play che, se cliccato, rimanda a un’altra pagina dove ci viene chiesto di “acconsentire” a una richiesta. Nel momento in cui lo facciamo, sottoscriviamo in primis un abbonamento. Poi veniamo anche sommersi di spam e veniamo “infettati” da un malware. Questo ci potrebbe portare via sia i nostri dati sia, di conseguenza, anche i nostri soldi.
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