Accade ad ogni età di avvertire un lieve capogiro quando ci si alza improvvisamente dal letto o da una poltrona. Si tratta spesso di una sensazione momentanea che però potrebbe rivelarsi fatale per soggetti più anziani che presentano una certa fragilità ossea. E come ben sappiamo vertigini e perdita di equilibrio possono essere fenomeni comuni ai soggetti che hanno superato la mezza età. Ed è proprio in quella stagione della vita che si intensifica l’assunzione di farmaci per tenere a bada alcuni tra i disturbi cronici più diffusi.
Contro valori troppo alti di colesterolo, trigliceridi o pericolosi sbalzi di pressione il medico curante prescrive terapie farmacologiche che accompagnano il paziente vita natural durante.
Pur tuttavia prima di ricorrere al sostegno farmacologico si potrebbe evitare di sviluppare una sindrome metabolica sradicando alcuni comportamenti letali e scelte alimentari dannose. Forse stupirà ma “È incredibile in quanto tempo si può abbassare il colesterolo cattivo e quanto bisogna camminare per far diminuire i valori senza farmaci”. Ancor di più conviene prestare attenzione perché questi farmaci provocano giramenti di testa e cadute a donne e anziani. Talvolta lo svenimento si risolve con un semplice trauma, ma più di frequente accade che soprattutto per i pazienti geriatrici la caduta si riveli causa di decesso.
Attenzione perché questi farmaci provocano giramenti di testa e cadute a donne e anziani
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Uno studio apparso sull’autorevole rivista Pharmacoepidemiology and Drug Safety mette in guardia contro la prescrizione di alcuni specifici farmaci. I ricercatori statunitensi hanno registrato un aumento di cadute e trami a danno dei pazienti che seguono un particolare piano farmacologico. Nello specifico, sarebbero soprattutto le statine, gli antidepressivi, gli antipertensivi e gli ansiolitici a determinare capogiri e a provocare cadute più o meno rovinose.
I più sfortunati sarebbero peraltro i pazienti di sesso femminile a cui i medici prescrivono una quantità maggiore di rimedi farmacologici. A prescindere dal sesso è comunque aumentato in misura esponenziale il numero di pazienti che necessita di cure farmacologiche. E in particolare sempre più numerosi sono i soggetti che non possono far a meno di ricorrere ad antidepressivi e pillole per pressione e colesterolo.
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