I farmaci sono ideati e prodotti per la nostra salute. La medicina, infatti, ha come primo obiettivo quello di prendersi cura degli uomini e cercare di farli vivere a lungo e dignitosamente. E i farmaci tentano di aiutarla a raggiungere questo obiettivo. Ma ovviamente ci sono alcuni principi attivi che non sono fatti per qualsiasi corpo. E dobbiamo capire in quali occasioni sarebbe meglio evitare un tipo di medicinale, confrontandoci, per prima cosa e sempre, con il nostro medico curante.
Attenzione perché questi comuni farmaci potrebbero far salire la glicemia alle stelle in questo modo
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Molti tentano di capire le relazioni che si possano instaurare tra un farmaco assunto e alcuni problemi che sorgono per la nostra salute. Tra questi, alcuni si chiedono se ci siano dei farmaci che possano aumentare il rischio di far innalzare i livelli glicemici. Soprattutto in coloro che soffrono già di questo problema. Nella rassegna e raccolta degli studi coinvolti sull’argomento, alcuni ricercatori hanno provato a fornire delle risposte concrete e valide per rispondere a questo tipo di quesito. Secondo la maggior parte delle ricerche, è facile notare che ci siano alcuni farmaci che mettono a dura prova l’equilibrio del nostro indice glicemico.
Tra questi, troviamo il principio della idroclorotiazide. Un gran numero di ricerche, infatti, sottolinea come nei pazienti che già soffrono di insulina alta o di diabete, questo principio possa avere spiacevoli conseguenze. Dunque, facciamo attenzione perché questi comuni farmaci potrebbero far salire la glicemia alle stelle in questo modo. Gli studi sono ancora in corso per poter avere una visione più chiara, ampia e concreta della situazione. Ma dobbiamo partire da questo punto di partenza, seguendo le ricerche che negli ultimi anni stanno davvero facendo passi da gigante.
Altre informazioni in merito che possono fornire una maggiore chiarezza riguardo l’argomento
Uno studio condotto James R Sowers e colleghi, ha effettivamente riportato le preoccupazioni del precedente gruppo di ricerca. E, soprattutto, con la collaborazione di più di 400 pazienti ipertesi con obesità centrale, ha cercato di capire la relazione di questi farmaci con l’organismo. Gli studiosi, alla fine della ricerca, hanno notato un dato molto interessante. Per loro, infatti, è risultato chiaro che l’effetto dei tiazidi, soprattutto combinati con il principio attivo valsartan, potesse effettivamente portare a un aumento di glicemia nel sangue. La loro idea, dunque, è di associare piuttosto un bloccante del recettore dell’angiotensina. In questo modo, infatti, seguendo i risultati sui volontari coinvolti nello studio, si riuscirebbe a mantenere stabile il livello di glicemia nonostante l’assunzione di alcuni farmaci che potrebbero metterne a rischio l’equilibrio.
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