Il nostro corpo è una macchina potentissima che comunica con noi ogni giorno. Questo in ragione del fatto che, alcuni segnali che ci invia, ci comunicano se effettivamente siamo in salute o se qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.
Noi, dal nostro canto, siamo sempre molto attenti, soprattutto quando si tratta di benessere fisico e buon funzionamento di tutto l’organismo. Può capitare, tuttavia, che alcuni segnali vengano interpretati male e vengano confusi per qualcosa che non sono.
Attenzione perché quando notiamo gonfiore e dolore in questa precisa zona del corpo potrebbe non trattarsi di semplici brufoli o peli incarniti
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Quando notiamo dei rigonfiamenti, soprattutto nella zona inguinale, la prima cosa a cui pensiamo è che si tratti di peli incarniti. Infatti, con i tanti modi che utilizziamo per depilarci o per esfoliare la pelle, capita che alcuni peli rimangano sottopelle, creando appunto dei piccoli rigonfiamenti che, se spremuti, potrebbero far uscire il pelo o del pus in eccesso. Si tratta di situazioni del tutto nomali e anche molto comuni.
Dovremmo stare attentissimi, però, quando questi rigonfiamenti sono di forma e colore particolare. Se toccandoli sembrano quasi delle palline dure o degli ovali di piccole o medie dimensioni, potrebbe non trattarsi di comunissimi brufoli.
Ecco come riconoscerli
I linfonodi sono dei piccoli organi a forma tondeggiante, collocati lungo le vie linfatiche e si occupano di trasportare la linfa, appunto. Questi si trovano in moltissime zone del corpo e la zona del collo, quella inquinale o ascellare sono solo alcuni dei punti localizzati.
È possibile che questi linfonodi si gonfino e si possano quindi percepire al tatto. Questo potrebbe essere dovuto ad alcune infezioni batteriche o virali. Inoltre, il gonfiore potrebbe essere associato a dolore e sensibilità al tatto. Se parliamo, nello specifico, di problemi a livello inquinale, riconoscerli potrebbe essere semplice, rispetto alla loro posizione. I linfonodi, in questa zona, sono localizzati al di sotto del cosiddetto legamento inquinale della coscia.
Le possibili soluzioni
Nella maggior parte dei casi il problema si potrebbe risolvere spontaneamente e, al massimo, potrebbe essere utile utilizzare impacchi caldi e stare a riposo per facilitarne l’assorbimento. In altri casi, invece, sono necessarie terapie specifiche, magari anche con antidolorifici o antibiotici.
Quando bisognerebbe preoccuparsi? Se il problema compare improvvisante, senza un motivo apparente, e quando dura più di 2 settimane. Allora sarebbe il caso di consultare un medico, per capire come procedere. Attenzione perché quando notiamo gonfiore e dolore dovremmo sempre tenere monitorata la situazione, per verificare se questa migliora o peggiora.
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