Affinché l’INPS possa inviare regolarmente l’assegno mensile della pensione si prevedono alcuni vincoli in determinate circostanze. Una di queste è l’intestazione del conto corrente al quale l’Istituto di Previdenza Sociale invia i soldi. Come funziona in caso di conto cointestato o in caso di dimora presso specifiche strutture? Un recente messaggio INPS ha messo nero su bianco alcune regole che i contribuenti titolari di pensione devono rispettare. Attenzione perché la banca toglie immediatamente i soldi della pensione dal conto corrente e li restituisce all’INPS in questi casi che di seguito illustriamo.
Si può ricevere la pensione su conto cointestato o non intestato al titolare dell’assegno?
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Quando si parla di conto corrente e di accredito della pensione, è utile porre alcune precisazioni circa la titolarità. Quando il titolare del trattamento previdenziale possiede un conto cointestato, con un familiare ad esempio, può regolarmente farsi accreditare la pensione sullo stesso. Generalmente, questa richiesta avviene presentando il modello AP03. Chi invece possiede un conto postale, può richiedere all’INPS l’accredito della pensione tramite modello AP04. In circostanze simili, dunque, non vi è alcun impedimento affinché il titolare dell’assegno pensionistico riceva la pensione in questa modalità. Differente è la situazione nel caso di pensionati che dimorano presso congregazioni religiose, case circondariali o istituti simili.
Attenzione perché la banca toglie immediatamente i soldi della pensione dal conto corrente e li restituisce all’INPS in questi casi
I pensionati che dimorano presso case circondariali, istituti religiosi o simili, possono ricevere la pensione anche sul conto intestato all’ente. Questo è quello che specifica il messaggio INPS n. 1971/2021. In simili circostanze, l’INPS ammette che si possa inviare la pensione su conto non intestato al beneficiario del trattamento. Ad esempio, si ammette l’invio sul conto intestato all’ente presso cui il pensionato dimora.
Presentando il modello AP146, è possibile richiedere questo specifico servizio. Il modello conferisce un mandato irrevocabile alla banca di restituire le somme che l’INPS ha pagato in caso di decesso del titolare della prestazione. La stessa regola vale anche laddove sia verifichi una estinzione del diritto. Difatti, anche la banca ha l’obbligo di sottoscrivere l’accettazione del modulo e di trasmetterlo all’INPS.
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