Tra le forme di gestione del risparmio più in voga tra i cittadini italiani troviamo sicuramente il libretto di risparmio postale (LRP). Si tratta di una forma di libretto di risparmio simile a quello bancario ma con tratti tutti propri. In questo caso, infatti, i LRP sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la SpA controllata in gran parte dal MEF. Poste Italiane, invece, si occupa solo di distribuirli presso i risparmiatori grazie alla rete degli uffici territoriali.
I punti di forza del libretto di risparmio postale
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La premessa ci aiuta a comprendere meglio alcuni punti di forza di questi prodotti. Anzitutto godono della garanzia dello Stato sulle giacenze ivi presenti, e non si tratta di poca cosa. Sul conto corrente, infatti, i risparmi sono garantiti dal FITD fino a 100mila euro.
Tuttavia, con l’inflazione alle stelle la scelta di detenere i risparmi in forma liquida (cioè non investita) equivale a un suicidio finanziario. Giusto per toccare con mano i danni prodotti dal carovita, ecco quanto valgono 10mila dopo appena 2 anni.
I LRP poi non hanno costi di apertura, gestione ed estinzione, ad eccezione degli oneri di natura fiscale. Le somme depositate sono sempre rimborsabili (al netto degli oneri) presso la rete degli sportelli fisici o nei modi alternativi al contante. Vale a dire vaglia circolare, accredito sul c/c BancoPosta o altro LRP.
Attenzione perché il tasso d’interesse a premio sul libretto di risparmio postale e sulla nuova liquidità ha i giorni contati
Come anticipato, un grande problema di simili strumenti risiede nella scarsa o nulla remunerazione della liquidità.
Soffermandoci in questa sede ai soli libretti Smart, oggi il tasso base è dello 0,001% annuo lordo sulle somme libere. Per spuntare un interesse maggiore occorre aderire all’offerta Supersmart 180 giorni. Cioè il titolare del libretto accantona per 6 mesi le somme “in eccedenza” e ottiene a scadenza un rendimento premiale. Nello specifico, il tasso di interesse annuo lordo a scadenza è dello 0,40%.
Invece per la nuova liquidità depositata e vincolata dal 18 marzo al prossimo 21 aprile è possibile usufruire dell’offerta Supersmart Premium 150 giorni. Abbiamo già spiegato cosa s’intende per “nuova liquidità” e quali sono le caratteristiche chiave dell’offerta.
Conviene aderire all’offerta di Cassa Depositi e Prestiti?
Vediamo quindi se e quando la nuova offerta di CDP possa ritenersi conveniente per il piccolo risparmiatore. Diciamo subito che malgrado la previsione di un interesse maggiore, il guadagno reale è negativo. In sostanza, anche il maggior rendimento è lontanissimo dall’inflazione.
Inoltre ricordiamo che si tratta di un’offerta a tempo, per cui attenzione perché il tasso d’interesse a premio sul libretto ha i giorni contati.
Tuttavia, l’offerta CDP potrebbe ingolosire il risparmiatore che ha da poco acquisito nuova liquidità e cerca un parcheggio di brevissimo respiro. Oltretutto si tratta di un prodotto garantito dallo Stato, non prevede costi e anzi contempla la possibilità di disinvestire anzitempo.
Si pensi al caso di chi ha venduto un’auto o un immobile, di chi ha ereditato soldi, ha liquidato un bond o ha incassato il TFR, etc. Nell’attesa di pianificare sul medio-lungo termine, Supersmart Premium 150 giorni potrebbe perlomeno limare i danni. Quelli ingenti, ossia quelli derivanti dall’inflazione.
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